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Ricordo di Flavia Masè Dari

Ho conosciuto Flavia alla metà degli anni settanta, quando, concluso brillantemente il corso degli studi universitari, e superato l’esame di idoneità, Flavia si iscrisse all’Albo dei Procuratori dell’Ordine Forense di Bologna.

Mi sento tuttavia di affermare che l’avevo, in certo senso, già conosciuta, prima ancora di frequentarla nelle nostre aule di giustizia, attraverso il suo cognome illustre “Masè Dari”, perché avevo ricevuto il beneficio di incontrare, e di ammirare, suo Padre, Avv.Federico, qualificato componente dello straordinario e  prestigioso Studio Legale del Prof. Enrico Redenti, che ha scritto la storia del diritto processuale civile  non solo nel nostro Foro, ma nell’intero mondo giudiziario del nostro Paese.

Flavia Masè Dari si contraddistinse da subito, in un contesto storico e sociale nel quale la presenza femminile si presentava ancora, nell’ambito della avvocatura, in limitati termini numerici, come avvocato civilista capace e qualificato.

La sua preparazione giuridica, la passione e la cura con cui studiava gli atti delle cause, la scrupolosa ricostruzione dei fatti, cui faceva seguire la approfondita analisi delle norme di diritto da applicare, con una rigorosa tecnica argomentativa, hanno fatto delle sue difese strumento straordinario per esaltare la grandezza della avvocatura.

Alla quale ha poi apportato i doni preziosi, non solo delle sue mirabili qualità professionali, ma altresì, e in larga misura, delle sue grandi doti di probità e di rigorosa osservanza dei principi dell’etica professionale, nella salvaguardia di quella di dignità e di quel decoro che l’ordinamento professionale pone da sempre quali valori assoluti ed irrinunciabili che debbono qualificare l’esercizio professionale forense.

A tali autentici e riconosciuti valori Flavia ha sempre unito la fierezza del proprio ruolo e l’eleganza e la signorilità della sua persona, mai disgiunte dalla generosa disponibilità e dalla attenzione nei confronti di tutti coloro con i quali veniva a contatto nella sua vita privata e nella attività professionale.

Attività professionale che non ha tuttavia rappresentato il solo impegno cui si è dedicata, avendo Flavia avvertito da subito l’esigenza di estendere il proprio interesse alle problematiche di un esercizio forense sempre più complesso, in grande espansione ed in continua evoluzione.

Eccola entrare allora a fare parte della Associazione Sindacale Forense Bolognese, nel cui ambito ha approfondito le tematiche proprie della Cassa di Previdenza e Assistenza, dando vita a quello “Sportello Previdenza”al quale si sono rivolti tanti colleghi per affrontare particolari situazioni personali, ottenendo sempre dalla sua approfondita competenza risposte puntuali  e le più appropriate soluzioni.

Questi valori e questo straordinario impegno hanno portato il Foro bolognese a volere che Flavia entrasse a fare parte del Consiglio dell’Ordine, nel quale fu eletta per la prima volta nell’anno 1994, e del quale ha fatto parte ininterrottamente fino all’anno 2011, riconfermata, in ogni successivo mandato, dalla immutata fiducia che i colleghi continuavano a manifestarle.

La attività al Consiglio dell’Ordine mi ha consentito di conoscere in modo ancora più approfondito la sua figura e la sua personalità, attraverso una collaborazione proficua e qualificata che si è protratta per tanti anni.

Assolutamente rigorosa nell’assolvimento dei tanti impegni che, a livello istituzionale, la carica di Consigliere dell’Ordine Forense comportava, Flavia Masè Dari ha rappresentato un importante ed irrinunciabile punto di riferimento per le tante decisioni, spesso complesse, e sempre impegnative, che il Consiglio era tenuto ad assumere.

Particolarmente qualificante è stata la prosecuzione del suo impegno a favore dei colleghi sulle problematiche di carattere previdenziale, in quanto si deve alla sua iniziativa e alla sua fattiva attività l’inserimento di una consulenza continuativa, nella specifica materia, anche all’interno del Consiglio dell’Ordine.

Ma il settore nel quale la presenza, la capacità e la competenza di Flavia ha rappresentato valore assoluto nei compiti istituzionali assegnati al Consiglio dell’Ordine dall’ordinamento forense, è stato quello relativo all’ “opinamento delle parcelle” degli avvocati, nelle ipotesi di contrasti che intervenissero con i clienti.

Compito di significativo rilievo e di grande responsabilità che ha sempre richiesto, oltre che assoluta competenza e approfondita conoscenza della materia, peculiari doti di equilibrio e capacità di mediare contrapposte posizioni.

Qualità e capacità che Flavia ha sempre dimostrato nella sua funzione di Presidente della detta apposita Commissione.

Se è vero allora che i valori della rettitudine, della generosità, del proprio dovere accettato e affrontato con assoluto rigore morale, non sono seminati invano, né possono andare dispersi, è certo che dell’esempio prezioso di una vita come quella di Flavia Masè Dari si potranno giovare non solo quelli che l’hanno conosciuta, ma anche tutti coloro che di lei sentiranno parlare, di quello che è stata e di quello che ha rappresentato in ambito forense.

La terribile malattia ha colto Flavia ancora nel pieno delle sue energie fisiche e mentali.

La forza, il coraggio, la capacità di sopportazione con cui ha affrontato questo ineluttabile destino rappresentano ulteriore e ammirevole esempio della straordinarietà della sua persona.

Al marito Daniele, alle figlie Maria Vittoria, cara collega, e Cecilia, rinnovo, a nome di tutti i colleghi, sentimenti di profonda e umana solidarietà, e, nell’abbracciarli con tanto affetto, dico loro che debbono essere fieri di Flavia, per quello che è stata, e per quanto ha fatto a beneficio non solo della avvocatura e del mondo giudiziario, ma della intera nostra comunità cittadina, e per la eredità, che loro lascia, dei valori più profondi ed autentici che ne hanno qualificato l’intero percorso di vita.

Lucio Strazziari   

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Lucio Strazziari