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Adotta un sovversivo

I documenti della serie “Persone pericolose per la sicurezza dello Stato” prodotta dal Gabinetto della Questura di Bologna e oggi conservata dall’Archivio di Stato di Bologna testimoniano la schedatura politica dal 1872 al 1983 di anarchici, repubblicani, socialisti, comunisti ma anche persone ritenute a vario titolo potenzialmente pericolose e per questo poste sotto sorveglianza.

Il fondo è riordinato e inventariato, ma lo stato di conservazione non è ottimale: lo spessore delle buste raggiunge dimensioni considerevoli e l’assenza di contenitori rigidi, chiusi sui lati corti, favorisce la deformazione delle carte, i danni meccanici e la frammentazione dei margini.
Le carte sono state in passato conservate in ambienti inidonei. Alcune presentano macchie di origine biologica ed elementi metallici arrugginiti.

Si è deciso pertanto di stabilizzare le carte per poterle digitalizzare e di ricondizionarle all’interno di contenitori rigidi con dorso estensibile.

Il progetto promosso dall’archivio di stato è finanziato da elargizioni effettuate, prevalentemente, da soggetti privati

L’Ordine degli avvocati di Bologna ha deliberato, nell’ambito delle attività culturali inserite a bilancio, di finanziare il restauro del fascicolo dell’avv. Ugo Lenzi, figura di spicco dell’avvocatura bolognese e della società civile dell’epoca, già Presidente dell’Ordine negli anni 1948-1952

Di seguito il link dell’archivio di stato di Bologna con i dettagli sul progetto: https://artbonus.gov.it/2429-sovversivi-del-gabinetto-della-questura-di-bologna.html
e il riferimento reso a verbale dell’adunanza del 15 dicembre 2022 dal Consigliere avv. Ilaria Bonsignori d’Achille referente del progetto stesso per conto dell’Ordine

Visita all’archivio di Stato

Il Consigliere Ilaria Bonsignori D’Achille riferisce che l’Archivio di Stato di Bologna nell’ambito del progetto “Adotta un sovversivo” ha offerto all’Ordine degli Avvocati di Bologna, in qualità di ente finanziatore del restauro del fascicolo dell’Avvocato Ugo Lenzi (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bologna dal 1948 al 1952), una visita ai Consiglieri, nel laboratorio dove è stato restaurato il fascicolo, previa pulitura dei documenti e stabilizzazione dei medesimi.

Erano presenti i Consiglieri Avv. Guido Clausi Schettini, l’Avv. Mario Turco e l’Avv. Monia Aquili oltre alla referente del progetto.

Il Dott. Stignani ha mostrato il corposo faldone appena restaurato, ed enunciato le tecniche che utilizzate al restauro della documentazione ivi inserita. Infatti, prima della stabilizzazione, i documenti, che vanno temporalmente dalla fine dell’ottocento sino alla fine degli anni trenta, sono stati puliti mediante aspirazione, liberati dalle graffette e stabilizzati su apposita carta così come le foto originali e le cartoline.

L’Avv. Ugo Lenzi è stato inserito nel gruppo dei “Sovversivi bolognesi” in quanto massone e socialista e la gran parte dei documenti contenuti nel fascicolo sono dispacci di prefettura nei quali vengono riportati gli spostamenti in città e fuori città dell’avvocato Lenzi.

All’interno del fascicolo è stato anche possibile leggere il provvedimento con il quale nel 1929 fu inviato al confino e l’accorata difesa che egli inviò alle autorità, per poter rientrare a Bologna dalla famiglia.

Il fascicolo è stato digitalizzato e quindi può essere liberamente consultato. Il Dott. Stignani ha quindi offerto ai Consiglieri intervenuti una visita alle stanze dell’archivio e al sotterraneo dove sono ricoverati tutti i faldoni provenienti dalla Prefettura di Bologna individuati come “Delle persone pericolose per la sicurezza dello stato” che si riferiscono al periodo dal 1872 al 1983; quelli relativi agli ultimi decenni non sono ancora consultabili, sebbene anch’essi siano già in fase di restauro.

Il Consiglio, all’esito, prende atto e ringrazia il Cons. Bonsignori del riferimento.

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