Il prodotto consisterebbe in una serie di pareri giuridici forniti sotto forma di video o audio relativi a determinate problematiche non personalizzate.
Le questioni da affrontare sono di due tipi:
La prima relativa alla natura del prodotto e la seconda relativa alla pubblicità che la collega intenderebbe porre in essere.
Si ritiene che le questioni sottoposte siano di particolare rilevanza, anche in relazione all’oggetto del contendere.
A seguito di ampio dibattito il Consiglio ritiene che il prodotto e la sua diffusione, così come illustrate, non violino alcun precetto deontologico, a condizione che sia rispettato il richiesto principio di decoro della professione e che l’attività non abbia dimensioni tali da farla ritenere “impresa commerciale”, attività vietata dalla legge professionale n. 247/2012.