Editoriale

Trent’anni di Bologna Forense

Quello che state leggendo è il numero zero del nuovo Bologna Forense. Alla ricorrenza del trentesimo anno dalla sua nascita, abbiamo sentito il bisogno, ma anche il desiderio, di cambiare qualcosa nella nostra rivista, che da così tanto tempo custodisce e diffonde la memoria collettiva del Foro bolognese.

Innanzitutto, il formato. Abbiamo deciso di abbandonare il tradizionale formato cartaceo per confezionare una rivista esclusivamente on-line. È stata una decisione sofferta, affatto facile per chi si è formato leggendo riviste di carta, per chi era abituato a tenere Bologna Forense sulla scrivania, a sfogliarlo, a rilegarne le annate. Ma crediamo si tratti di una decisione ineludibile: per segnare un rinnovamento che ci è parso necessario, per raggiungere una platea ancora più vasta di lettori, per catturare attenzioni ulteriori e diverse, per adottare un linguaggio e un medium più dinamico e al passo con i tempi, come moderna e contemporanea vogliamo che sia la stessa avvocatura, senza incrostazioni da decubito o ripiegamenti sul passato.

E poi, non da ultimo, il passaggio alla modalità informatica ci ha consentito di risparmiare un importo considerevole in spese di stampa e di spedizione, importo che abbiamo così potuto destinare in aiuto concreto alla fascia di iscritti più giovane, e più esposta alle difficoltà della crisi economica e della crescita professionale: i praticanti, in favore dei quali abbiamo istituito tre nuove borse di studio di complessivi 15.000 euro; i patrocinatori, ai quali abbiamo dimezzato la quota d’iscrizione annua all’Ordine; gli avvocati con meno di 35 anni, ai quali del pari è stata dimezzata la quota annuale d’iscrizione; il tutto mantenendo inalterate le quote per gli avvocati di maggiore anzianità d’iscrizione.

I contenuti della rivista continueranno a essere quelli dell’edizione cartacea, dalla pubblicazione degli estratti delle delibere più significative alla divulgazione trasparente delle svariate attività del Consiglio e della Fondazione Forense; dagli interventi di commento sulle tematiche di attualità per la professione forense agli scritti di riflessione sui principi deontologici; dalle iniziative degli Osservatori sulla giustizia (civile e penale) alle analisi sulle riforme ordinamentali. E tanto altro, speriamo anche con i vostri preziosi e graditi contributi. Mancherà solamente la periodica rassegna sulle gesta dei colleghi della grande famiglia dello Jus Bologna Sport, che oramai – dato il numero dei gruppi sportivi che si sono formati e la molteplicità delle loro iniziative – ha conquistato la necessità di un magazine proprio: il Toghe in Tuta che già da qualche tempo viene pubblicato solamente on-line e ospitato nel sito della Fondazione Forense.

Nella sfida del rinnovamento che abbiamo deciso di intraprendere, ci affidiamo anche a una nuova squadra: al nuovo editore Carta Bianca e al nuovo referente e direttore di redazione, il Consigliere avv. Stefano Tirapani, che ci guideranno nella nuova avventura nel solco della continuità trentennale della nostra rivista e ai quali auguriamo buon lavoro.

Ai nostri lettori, vicini e lontani, un caloroso saluto di ben ritrovati; e buona lettura a tutti.

avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli
Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna

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Giovanni Berti Arnoaldi Veli