Cari Colleghi,
facendo seguito alle nostre proteste per la situazione di gravissimo disagio che si è venuta a creare all’Ufficio del Giudice di Pace a causa delle illegittime restrizioni d’accesso alle Cancellerie, nell’adunanza di ieri il Consiglio dell’Ordine – preso atto che la nostra richiesta di revoca del provvedimento organizzativo non ha avuto seguito – ha deliberato:
- di impugnare al T.A.R. il provvedimento organizzativo emesso dal
Coordinatore e dal Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace, chiedendone
la immediata sospensione; - di segnalare formalmente al Ministro della Giustizia la gravità del
provvedimento assunto e le condizioni di enorme disagio che esso provoca
all’utenza e all’avvocatura; - di richiedere al Presidente del Tribunale, competente per l’Ufficio
del Giudice di Pace, di sollecitare l’attivazione degli strumenti del
processo telematico anche per il Giudice di Pace, anche eventualmente quale
sede sperimentale, potendo contare sulla collaborazione che, al riguardo, il
Consiglio dell’Ordine di Bologna ha sempre fornito, con risorse e mezzi, per
l’attivazione del processo telematico presso gli uffici giudiziari del
Tribunale e della Corte d’Appello; - di riservarsi di valutare la presentazione di formale esposto alla Procura della Repubblica, per denunciare la interruzione di pubblico servizio provocata dalla parziale chiusura delle Cancellerie.
Con saluti cordiali
il Presidente
avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli