Tra il serio e il faceto

Se una mattina d’inverno un avvocato: alla ricerca del Giudice di pace

Un avvocato, ma anche una parte, un testimone, un consulente, insomma qualsiasi utente dei servizi erogati dal Giudice di pace di Bologna, deve armarsi di tanta pazienza e senso di orientamento, perché per molti, dopo l’ultimo trasloco, il Giudice di pace è un po’ come l’araba fenice: che vi sia, ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa. Ma naturalmente è solo questione di tempo e abitudine.

Passando da via Varthema, una strada defilata in zona Murri, in una location molto “condominiale”, all’ex stabilimento Gazzoni in via Barontini, nell’ambito di un affascinante recupero di archeologia industriale, gli utenti non avevano subito grossi traumi; certo, i legali con ufficio abbarbicato in centro storcevano il naso, la zona San Donato-Cirenaica è quasi ai margini dell’Impero, ma vuoi mettere con la possibilità di parcheggio, sia per le due ruote che per le auto? Qualcosa si trovava sempre. E gli spazi interni? Ampi e funzionali. Col tempo i problemi sono diventati altri, ossia la drastica riduzione dei servizi di cancelleria, ma questa è un’altra storia.

Veniamo dunque all’oggi, e immaginiamo di entrare dall’ingresso della sede del Tribunale in via Farini 1, alla ricerca del Giudice di pace di Bologna.

Passato il varco metal detector nessuna indicazione per il giudice di pace, al gabbiotto delle informazioni un foglio di carta A4 appeso indica solamente che l’aula del giudice di pace penale è la n. 6; la cercheremo dopo, prima il settore civile.

Terminato il corridoio, dall’ultima porta si sbuca nel cortile interno e affissi al muro di fronte a noi troviamo i tipici pannelli grigi modulari con le indicazioni degli uffici: quello che presenta le targhette riguarda uffici e aule del tribunale, che si trovano prendendo il lato destro (targhette assolutamente non aggiornate); a fianco c’è un pannello vuoto, e visto che dovrebbe indicare gli uffici che si trovano prendendo il lato sinistro, quale migliore occasione dell’arrivo del giudice di pace per inserire le targhette che indicano quali uffici si trovano girando a sinistra? Suggeriamo a chi di dovere.

Si svolta quindi a sinistra, tanto per intenderci come quando ci si dirigeva allo sportello polifunzionale del tribunale civile, e si procede attraversando il cortile e scendendo le scale, per dirigersi nell’ala che era occupata dalle cancellerie civili del Tribunale.

Qui all’esterno c’è il pannello grigio per le targhette, ma reca solo quelle relative al piano 1°, area dibattimento penale e al piano 2°, Corte d’Assise. Da riempire gli spazi relativi al piano terra: quale miglior occasione? Ad ogni buon conto davanti all’ingresso è stato da poco sistemato un totem mobile, con le indicazioni per le cancellerie e per le aule dei Giudici di pace.

Entrando nell’edificio, sul muro di destra troviamo un pannello di legno, in cui vengono affissi i ruoli delle udienze, mantenendo l’utile prassi dell’epoca di via Barontini.

Una volta nell’atrio, svoltando a sinistra si imbocca il corridoio che portava al polifunzionale del Tribunale: cominciando dal lato destro s’incontra la stanza 3.89, ove tengono udienza i Giudici Zardi e Trincanato; a seguire la stanza 3.90 ufficio economato; nelle stanze 3.92 e, di fronte, 3.93 troviamo l’ufficio sentenze civili, rispettivamente l’assistente e il funzionario; la stanza 3.95 ospita l’ufficio pubblicazione sentenze o.s.a. (opposizioni a sanzioni amministrative) e ausiliari.

Ripartendo dall’inizio del corridoio e percorrendo invece il lato sinistro, troviamo la stanza 3.88, destinata a cancelleria per i decreti ingiuntivi (rilascio di formule esecutive). Ecco poi il corridoio che immette alla stanza 3.100, che ospita il ruolo generale/polifunzionale, i cui si depositano ricorsi, decreti ingiuntivi e si iscrivono a ruolo le cause; proseguendo nel corridoio dopo il ruolo e di fronte alla stanza 3.90, un utilissimo servizio igienico, riservato, ahimè, alla sola utenza maschile – possibile questione discriminatoria? Precedenza prostatica?

E dove sono gli altri Giudici? Torniamo allora al portone d’entrata dell’ala destinata ai giudici di pace, e invece che andare a sinistra prendiamo il corridoio di destra. La prima stanza sul lato sinistro, 3.82, ospita il Giudice Tombolini Montessori, poi la stanza 3.81 in cui tengono udienza i Giudici Azzaroli e Niutta, la stanza 3.76, in cui tengono udienza i Giudici Perseo e Poli Camagni, e la stanza 3.74, utilizzata dal Giudice Riverso.

Tornando all’inizio del corridoio, sul lato destro in una rientranza si trova la stanza 3.80, che ospita la cancelleria, poi la stanza in cui è sistemata la fotocopiatrice a disposizione degli avvocati, e alla fine i servizi igienici, questa volta per entrambe le utenze.

Se il corridoio nei giorni d’udienza vi dovesse sembrare troppo affollato e voleste prendere una boccata d’aria, sappiate che uscire dalla porta situata in fondo al corridoio per sostare nell’androne, davanti all’ingresso carraio di via del Cane utilizzato dai dipendenti e dai magistrati, non è permesso dal personale addetto al controllo.

E allora, dopo questa ricognizione cosa si può dire della nuova collocazione del giudice di pace civile? Non si possono non evidenziare alcuni aspetti di criticità, soprattutto alla luce dell’attuale situazione sanitaria.

In via Barontini ogni giudice di pace aveva la propria stanza, e ciò consentiva che si tenessero udienze con giudici diversi nella stessa giornata; ora alcune stanze sono condivise tra due giudici, in tali casi devono alternare le udienze in differenti giornate. Ciò limita la possibilità per gli avvocati di riuscire a ottimizzare la loro presenza per cause con giudici diversi.

Ma soprattutto, il rischio di assembramenti appare molto alto, perché i corridoi antistanti le aule di udienza son molto ristretti. Soluzioni non sembrano essercene, gli spazi sono oggettivamente quelli.

Ma lasciamo il settore civile e andiamo alla ricerca del giudice di pace penale.

L’aula dove si tengono le udienze penali del giudice di pace è l’”aula penale 6”, indicazione che per i penalisti forse può bastare, perché era una di quelle utilizzata per le udienze penali del tribunale. Ma mettiamoci nei panni degli altri soggetti interessati (testimoni, consulenti, difensori civilisti delle parti civili – ci sono, ci sono..) e proviamo a indicare il percorso necessario.

Superati metal detector e gabbiotto informazioni, varcata la porta che immette nel cortile interno di Palazzo Legnani-Pizzardi e tagliamo in diagonale il cortile con la statua del centauro, in fondo a destra c’è una rampa per facilitare l’accesso ai disabili, che porta all’ingresso dell’area dove tutti sanno che si svolgono le udienze delle esecuzioni mobiliari.

Sulla porta nessuna indicazione suggerisce la presenza dell’aula d’udienza del giudice penale, c’è una dicitura che indica la sezione dei giudici per le indagini preliminari, ma spicca un perentorio: vietato sostare in corridoio.

Una volta entrati, di fronte si trova la stanza 3.13, deputata alla camera di consiglio del giudice di pace penale; prendendo la destra, sul lato destro incontriamo i servizi igienici, e proseguendo, sul lato sinistro ecco l’aula delle udienze del giudice di pace penale, stanza 3.9. L’aula è grande, ma anche qui c’è il problema degli spazi ristretti nel corridoio antistante, tantopiù che volendo obbedire al perentorio “vietato sostare in corridoio” la soluzione porta direttamente all’esterno, con temperature invernali non certo affrontabili, e difficoltà nel seguire la chiamata del proprio processo.

E la cancelleria del dibattimento del giudice di pace penale dov’è? La ricerca si complica, l’ubicazione non è affatto attigua all’aula d’udienza.

Lasciandoci alle spalle l’ala che abbiamo appena esplorato, imbocchiamo il portico di fronte, dove sulla destra ci sono l’ingresso per la scala 6 e quello che un tempo era l’ufficio decreti ingiuntivi, e arrivati in fondo si apre un cortile. A destra un’ala di edificio caratterizzata da una tettoia, con tre porte d’ingresso. Nessuna indicazione ci informa che da qualche parte c’è la cancelleria del dibattimento del giudice di pace, solo indicazioni per il tribunale di sorveglianza.

Entrando nella porta situata più a sinistra tra le tre, svoltiamo a sinistra e percorriamo il corridoio fino a giungere davanti alla cancelleria centrale del tribunale di sorveglianza, sulla nostra destra; di fronte si apre un piccolo corridoio con quattro scalini ed è lì che è ubicata la cancelleria del dibattimento del giudice di pace penale, stanze 3.57 3 3.58. Nessuna indicazione esterna o interna ci avrebbe permesso di arrivare fin qui. Si può rimediare?

Ora, con tutta probabilità quando questo articolo sarà pubblicato molti di noi avranno già imparato come rintracciare i vari uffici del giudice di pace, e allora rimarrà quasi a testimoniare scherzosamente una delle tante piccole difficoltà pratico-logistiche che la classe forense bolognese ha dovuto superare in questi ultimi anni; noi comunque accludiamo una piccola piantina del piano terra di palazzo Legnani-Pizzardi, con l’indicazione degli uffici del giudice di pace, ad uso dei profani e di quelli che non hanno mai avuto il senso dell’orientamento.

Massimo Carrattieri e Samuele Fazzolari

NdR – Quest’articolo è il frutto di una mera ricerca empirica, e le indicazioni riportate valgono con il limite del momento in cui sono stati effettuati i sopralluoghi, pertanto non sono e non possono essere definitive ed esaustive.

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