Il Foro in pratica

Cassa Forense ai tempi del Covid 19

Sono richiesto dal direttore della nostra rivista Bologna Forense di un contributo per illustrare le azioni di Cassa Forense nel drammatico, inaspettato, frangente della pandemia.

Ab ovo tanti, particolarmente i custodi della nostra salute, ne minimizzavano la portata e, mi pare, anche irridessero i più prudenti.

Molti di noi sono stati lambiti dagli effetti dell’aggressivo virus, qualcuno ha perso propri cari, altri hanno visto la caduta verticale delle entrate, delle occasioni di lavoro, molti sono stati attinti da momenti di ansia e preoccupazione per il futuro.

È forte però la speranza del ritorno alla normalità, con l’augurio che la curva del contagio, all’attualità in costante, pur leggera, ascesa resti fenomeno transeunte legato ai ritorni da gite e vacanze, alla riapertura delle scuole, alla voglia di ritrovarsi dopo la riapertura e, per quanto più attiene la professione, alla ripresa delle udienze “in presenza”, all’accesso alle cancellerie ed agli uffici in genere.

Qualcuno direbbe che siamo ad Armageddon, quel luogo nella piana di Megiddo dove nel 1500 AC si scontrarono le forze del bene e del male, ma senza andare all’Apocalisse (16, 16) basterà richiamare l’ode di Fusinato: l’Ultima ora di Venezia: il morbo infuria il pan ci manca….

Tornando al tema, mi rendo conto che chiedere a me, sostenitore convinto del senso di appartenenza al ceto forense, alle istituzioni e, negli ultimi due lustri, prestato al nostro Ente previdenziale, è come chiedere all’oste se il vino che mesce sia buono.

Ciascuno dunque è autorizzato a far di tara di queste riflessioni nel rendicontare le azioni di Cassa Forense non senza mie personali considerazioni di sistema e prospettiche.

Quasi superfluo premettere e dar conto che una delle mission di CF, a mio avviso la più rilevante, riguarda la solidarietà e più specificamente quella intragenerazionale perché se è vero, come spesso vado dicendo con un luogo figurato, che i frati sono piuttosto poveri, certamente il convento è ricco. Il capitale di Cassa Forense è rilevante, al 2019 circa 12 Mld di euro, e destinato alla crescita nei prossimi anni ma ciò per garantire alle generazioni future di avvocati e ai loro superstiti le dovute prestazioni; il bilancio tecnico di Cassa Forense rende plasticamente che dal primo lustro del 2040 si registrerà per circa un decennio un gap tra le entrate contributive e le prestazioni, tanto da dover fronteggiare la necessità della provvista ricorrendo – nel limitato periodo- al patrimonio, recte alle rendite patrimoniali. Tralascio le ragioni salvo dar conto, in via di sintesi, delle maggiori aspettative di vita del ceto forense, del supposto calo di nuovi iscritti, della femminilizzazione della professione, del calo dei redditi professionali ed altro ancora.

Vediamo dunque quali le azioni e misure adottate da Cassa Forense nel periodo dell’emergenza:

  • già dal 12 marzo 2020 sospensione di ogni adempimento contributivo e dichiarativo, senza decadenza o sanzione alcuna, al 30.9.20. Sono stati poi fissati nuovi termini per detti adempimenti di cui nel corpo del mio contributo farò alcuni accenni; per maggiori approfondimenti rimando il lettore all’articolo dedicato pubblicato sulla rivista della Cassa (www.cfnews.it);
  • stipula della implementazione della convenzione VIS VALORE per la consegna domiciliare di farmaci e parafarmaci, oltre alla possibilità di accedere con scontistica alle strutture sanitarie private, consulto anche telefonico per sospetto Covid dell’iscritto e della sua famiglia;
  • stipula della convenzione con BrokerItaly per una nuova copertura assicurativa COVID-19 in favore degli iscritti alla Cassa e dei loro familiari, che prevede un pacchetto di servizi e garanzie senza franchigia relative all’emergenza epidemiologica.
Condizioni contrattuali e principali vantaggi
  1. La copertura assicurativa opera in favore degli iscritti alla Cassa e dei loro familiari al costo di € 8,00 pro capite, con un limite di età di 70 anni
  2. Garanzie previste: indennità da ricovero e diaria da convalescenza

La copertura prevede le seguenti garanzie, senza franchigia:

1. indennità ricovero
: € 1.000,00 per un ricovero causato da COVID-19 di almeno 7 giorni;
2. diaria da convalescenza: € 50,00 attivabile dopo un periodo di degenza di almeno 7 giorni per un massimo di 20 giorni, che prevede:

immediata messa a disposizione e approntamento della struttura di CF per affrontare la mole delle richieste del reddito di ultima istanza, non senza dimenticare le difficoltà anche perché la sede di via Belli è stata chiusa per una decina di giorni al fine della sanificazione degli ambienti essendo stati registrati alcuni casi di positività tra il personale.

Sul frangente del sostegno economico-finanziario dobbiamo poi dar conto della stipula di numerose convenzioni:

con Banca Popolare di Sondrio che ha messo a disposizione degli Avvocati iscritti a Cassa Forense con regolarità contributiva due linee di finanziamento: per acquisti legati alla professione e per liquidità connessa all’attività professionale.

Ricordo, in via diffusa, che la regolarità contributiva potrà essere attestata richiedendo il DURC direttamente accedendo alla propria posizione personale ed allegandolo alla domanda on-line da inoltrare all’Istituto di Credito.

Si deve poi ricordare FORENSECARD che è un’innovativa carta di credito studiata per gli iscritti Cassa Forense frutto di un’iniziativa della Cassa in collaborazione con BPS.

La carta è dotata di tre linee di credito distinte:

  1. la prima linea (ordinaria): consente il pagamento degli acquisti presso gli esercizi commerciali convenzionati con Visa e Mastercard e il prelievo contanti (utilizzando il codice segreto P.I.N.) presso tutti gli sportelli automatici ATM convenzionati Visa e Mastercard in Italia e all’estero;
  2. la seconda linea (contributi): è finalizzata al versamento dei contributi previdenziali via internet, sicuro e senza spese, tramite l’Area riservata cui si accede dal sito istituzionale della Cassa;
  3. la terza linea (prestiti): per l’erogazione, sull’abituale conto corrente bancario del richiedente, di una somma utilizzabile per qualsiasi esigenza e/o soddisfare una necessità improvvisa.

Per ottenere la Carta non è necessario essere clienti di BPS: è sufficiente, infatti, essere titolari di un qualsiasi conto corrente bancario.

I finanziamenti, sono richiedibili solo on line attraverso la posizione personale nel sito di Cassa Forense, variano oltre che per le finalità, per la durata e per il tasso di interesse.

La concessione dei finanziamenti per i quali la Banca Popolare di Sondrio ha garantito la massima celerità nell’erogazione è soggetta a valutazione ed approvazione della Banca.

Per acquisto di beni materiali e immateriali necessari allo svolgimento dell’attività professionale.

Importo finanziabile sino ad € 50.000,00, sino al 100% dei preventivi e/o fatture, da quietanzare o quietanzate, IVA inclusa, emesse entro 30 giorni dalla richiesta di finanziamento.

La durata è di 60 mesi, con rate mensili, di cui n. 12 di pre-ammortamento.

Il tasso è fisso, parametrato all’IRS di periodo maggiorato di uno spread di 2,5 punti percentuali.

Per anticipazione economica necessaria per fronteggiare le spese connesse allo svolgimento dell’attività professionale.

Importo finanziabile sino ad € 50.000,00, nella misura massima del 30% del volume d’affari IVA dichiarato a Cassa Forense nel 2019, allegando autodichiarazionestante che il Mod.5 non sarà depositato prima di dicembre.

La durata è di 18 mesi di cui sei mesi di pre-ammortamento, con rate mensili, al tasso fisso pari al 2,00%.

Per un finanziamento di € 15.000,00, rimborsabile in 18 rate mensili, l’importo che sarà rimborsato compresa ogni spesa ed accessorio sarà di € 15.428,08.

Con BNL che offre un finanziamento agli iscritti a Cassa Forense destinato a soddisfare le necessità finanziarie connesse con il ciclo di produzione aziendale

Importo finanziabile da € 5.000,00 ad importi superiori secondo la valutazione bancaria del cliente

La durata del finanziamento è sino a 17 mesi con specifico piano di ammortamento.

Il tasso è variabile, computato sulla Media Mensile Euribor 1M + 1,80%.

Di particolare rilievo e incidenza per il sostegno dell’avvocatura il rinvio degli adempimenti e dei pagamenti a carico degli iscritti. Nel dettaglio:

Per l’anno 2020 il termine del 30 settembre, stante l’emergenza dovuta alla pandemia, è stato prorogato dalla Cassaal 31 dicembre 2020 e ogni iscritto tenuto al pagamento dei contributi minimi, pertanto, laddove non vi abbia già provveduto, potrà effettuare il versamento delle quattro rate, maternità compresa, entro il 31 dicembre 2020, senza applicazione di interessi e sanzioni.

Autoliquidazione: il termine per il pagamento dei contributi in autoliquidazione (soggettivo e integrativo) connessi al mod. 5/2020 (redditi 2019) -il cui invio è ovviamente postergato al 31/12/20, già sospeso fino al 30/09/2020, è differito al 31/12/2020; i contributi dovuti potranno essere corrisposti anche con modalità rateale per la metà, entro marzo 2021 e per l’altra metà entro marzo 2022, soltanto con una maggiorazione degli interessi ad un tasso assai contenuto (1,55 annuo) e senza sanzioni.

Per meglio comprendere l’entità dell’onere conseguente al tasso applicato, si può considerare che per il pagamento di una somma di € 1.000,00 l’importo complessivo degli interessi fino al 31 marzo 2022 sarà di poco superiore ad 15 euro.

A fronte di più ipotesi atte a disciplinare la modalità di riscossione dei pagamenti già oggetto di sospensione (diversi da quelli soggettivo e integrativo), il CdA, stante l’eccezionalità della situazione, ha optato per la soluzione più semplice e utile per gli iscritti, che riceveranno comunicazioni personalizzate, idonee a fugare i dubbi e i fraintendimenti che, invece, quelle massive potrebbero ingenerare.

È stato pertanto deliberato che, per tutti gli adempimenti ed i versamenti (diversi da quelli ordinari)  il cui termine originario sarebbe scaduto entro il 30.09.2020, per ogni singolo istituto previdenziale si applicherà il termine di adempimento previsto dal regolamento, che però inizierà a decorrere per intero dal1’1/10/2020. Rimane pertanto ininfluente l’eventuale periodo già trascorso fino all’adozione del provvedimento straordinario di sospensione.

A titolo esemplificativo, per rendere più chiaro e comprensibile il funzionamento del sistema, per ciascun singolo adempimento previdenziale, si pensi all’istituto della retrodatazione.

In tal caso, come è noto, l’iscritto ha sei mesi di tempo dal ricevimento della comunicazione d’iscrizione alla Cassa per optare se aderire o meno al predetto beneficio. Orbene, se il termine di scadenza di tale adempimento ricadeva nel periodo tra il 11.03.2020 al 30.09.2020, a prescindere dal tempo già decorso, l’iscritto ha di nuovo un termine di sei mesi, decorrenti dal 1°/10/2020, per poter esercitare la facoltà di retrodatazione (scadenza del nuovo termine 31.03.2021).

Lo stesso avverrà per tutti gli adempimenti ed i pagamenti già sospesi fino al 30.09.2020: gli ordinari termini regolamentari, diversi a seconda dei vari istituti, inizieranno a decorrere nuovamente dal 1°/10/2020.

Infine, per completezza d’informazione, si specifica che i pagamenti e gli altri adempimenti previdenziali non rientranti nel periodo di sospensione concesso, ossia quelli la cui originaria scadenza regolamentare era fissata dal 1° ottobre 2020 in poi, non subiranno alcun differimento e, pertanto, varrà per essi l’originario termine.

Completo l’excursus (certo di aver dimenticato per strada qualche ulteriore intervento) trattando dell’assistenza. Dopo il terremoto de L’Aquila (2009), che è stato il primo banco di prova del sistema di welfare per CF, abbiamo lavorato sodo sul regolamento assistenza che è passato da un sistema statico ad uno più dinamico con misure a sostegno degli iscritti anche per la loro crescita professionale e reddituale (per la professione, per l’implementazione delle conoscenze, per contributi per l’acquisto di strumenti informatici, per indennità di malattia, per sostegni per la famiglia e la genitorialità, per aiuti alle colleghe e per altro ancora).

Il regolamento ha visto la luce nel 2016 e già, coi i bandi ordinari e ricorrenti, ha dato buona prova d’impianto.

Citerò solo alcune delle misure assistenziali (ordinarie e straordinarie legate all’emergenza) perché ad evitare che cali l’attenzione del lettore piuttosto che descriverle analiticamente basterà rinviare al Relativo regolamento con la specificazione che nel tempo del Covid Cassa Forense ha implementato il fondo di destinazione e, quanto alle prime, già sempre piuttosto gettonate, invito gli iscritti, tempo per tempo, a restare aggiornati accedendo al sito. Basti dar conto in via esemplificativa che la Giunta Esecutiva ha recentemente approvato la graduatoria per due rilevanti bandi particolarmente declinati al femminile: contributo per figli nati nel 2019 e per asili nido/scuole materne, erogando 524 contributi per importo complessivo di € 4.467.000.

Cassa Forense ha appena erogato i “bonus affitti” in forza dei bandi straordinari per l’assegnazione di contributi per i canoni di locazione sia per i legali che esercitano la professione in forma individuale (erogati € 6.479556,88 per 12.119 colleghi) sia per i conduttori strutture associate, società tra avvocati, studi associati (erogati € 3.599.999,53 per 1.612 sovvenzioni).

Sempre in tempo di Covid poi non sia superfluo ricordare le convenzioni con i COA relative al sierologico, agli esami per gli iscritti, alla fornitura di kit sanitari, alla sanificazione degli spazi degli uffici giudiziari ed altro ancora.

Rilevante poi la convenzione di CF per l’utilizzo, sino al 13 settembre 2021, per tutti gli iscritti a Cassa Forense, per la disponibilità, gratuitamente, in Roma, nei pressi dei Tribunali, in Via Attilio Regolo e in Via Boezio, ed all’Eur in Piazza Marconi, di spazi di lavoro in coworking e sale riunioni.

Non mi dilungo perché il COA di Bologna ne ha dato diffusione dettagliata in recente, dedicato, comunicato agli iscritti.

Immagino e spero che anche a Bologna sarà possibile coltivare una similare iniziativa in spazi dedicati, particolarmente per i colleghi che hanno studio in provincia.

Mi piace poi ricordare il bando, sempre straordinario, per l’erogazione di prestiti in convenzione con BPS, da 5.000 a 15.000 euro per gli avvocati infratrentacinquenni con l’obiettivo di metterli nelle condizioni di fronteggiare le spese di strat up dello studio (stanziamento di 1 mln di euro da destinare al pagamento degli interessi per i detti prestiti).

Rilevante anche per gli iscritti con reddito professionale inferiore ad € 10.000,00 una garanzia fideiussoria di CF per consentire loro l’accesso al credito.

Pur certi che in ogni caso seguirete circolari e sito istituzionale per essere costantemente aggiornati sulle opportunità da cogliere, non di meno, ricordo che sono ancora aperti i termini per l’assegnazione dei contributi a sostegno della famiglia di cui ai seguenti bandi di Cassa Forense, istituiti nell’ambito del progetto di welfare attivo e di cui il Presidente del CPO, avv. Zambelli, ha dato conto agli iscritti con recente comunicazione:

  1. Bando n.1/2020 per l’assegnazione di borse di studio per orfani, titolari di pensione di reversibilità o indiretta con termine di scadenza per l’invio della domanda, via pec o raccomandata A/R, al 30/11/2020;
  2. Bando n.2/2020 per l’assegnazione di borse di studio in favore di studenti universitari, figli di iscritti alla Cassa, con termine di scadenza per l’invio della domanda esclusivamente via pec al 30/11/2020;
  3. Bando n.5/2020 per l’assegnazione di contributi per famiglie numerose, con termine di scadenza per l’invio della domanda, esclusivamente tramite l’apposita procedura on line, al 31/10/2020;
  4. Bando n.6/2020 per l’assegnazione di contributi per famiglie monogenitoriali, con termine di scadenza per l’invio della domanda, esclusivamente tramite l’apposita procedura on line, al 31/10/2020.

Cassa Forense non trascura di approfondire i temi previdenziali e allora, proprio in collegamento con l’emergenza e per l’anno a venire, ormai, voglio ricordare l’istituto dell’esonero ex art. 10 del regolamento ex art. 21 della legge n. 247/2012 domanda entro 30.9 (norma che lo prevede per una sola annualità nella carriera elevabile di due ulteriori anni per l’ipotesi di maternità o adozione) ricordando, però, i contributi da pagare in autoliquidazione sull’effettivo volume d’affari e reddito realizzati nell’anno [1].

Invito quindi gli iscritti a restare informati perché, la conoscenza è il primo seme della previdenza.

E allora per dirla con Dino Campana (quello dei Canti Orfici) mi piace concludere con l’anelito speriamo che tutto vada per il meglio nel peggiore dei mondi possibili [2].

Giovanni Cerri


[1] La sospensione dall’albo forense conseguenze pratiche: effetti ordinistici e previdenziali, Giovanni Cerri, CFNews 31/7/2018.

[2] Dino Campana lettera dell’11 aprile 1930 a Bino Binazzi, in Un viaggio chiamato amore: lettere 1916-1918

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Giovanni Cerri