Varie

Punitive Damages negli U.S.A.

Definizione

Nel diritto italiano, e in genere nelle civil law countries, è difficile concepire il concetto di punizione nell’ambito del diritto civile, anche se si tratta di causa civile conseguente a un grave illecito, in quanto il risarcimento del danno è correlato al danno sofferto e dipende dalla prova che dovrà dare parte attrice delle conseguenze negative monetariamente misurabili sofferte dal danneggiato. Non cosi negli Stati Uniti in cui una condotta particolarmente reprensibile, che ha causato un danno fisico, patrimoniale o anche solo morale, può avere la conseguenza, in una causa civile, di punire chi ha causato il danno, oltre che per i “compensatory damages”, cioè danni provabili e calcolabili sofferti dal danneggiato, anche per danni di carattere sanzionatorio. Questi danni speciali si chiamano Punitive Damages o Exemplary Damages perché hanno la finalità non solo di retribuire chi ha causato il danno con una punizione aggiuntiva, ma anche di deterrenza nei confronti dei terzi. Questa punizione aggiuntiva viene attuata a seguito dell’iniziativa giudiziale di un privato e conduce ad una sentenza per danni punitivi a favore di quest’ultimo. Non si tratta pertanto di una sanzione di carattere amministrativo, bensì di carattere giudiziale e direi di carattere penale benché sia concessa in una causa civile. Le Corti americane, o meglio di solito le giurie, oltre a concedere al danneggiato un risarcimento del danno effettivamente subito da quest’ultimo, gli offrono qualcosa di più nell’ipotesi in cui la condotta di chi ha causato il danno sia particolarmente riprovevole. I danni punitivi vengono, infatti, commisurati con riguardo alla condotta di chi ha causato il danno (“act that is particularly wanton, malicious, evil, violent and fraudulent”). Trattandosi di un’azione intentata dal privatoi danni punitivi sono corrisposti allo stesso. Ciò malgrado, hanno carattere di deterrente anche nei confronti di terzi. I concetti di deterrenza e prevenzione sono connessi con il concetto di Punitive Damages. Lo standard è il seguente; “Punitive damages are given to the plaintiff over and above the compensation for the injuries, for the purpose of punishing the defendant, of teaching the defendant not to do it again, and of deterring others from following the defendant example”.

Quindi i due elementi essenziali connessi con il concetto di Punitive Damages sono Punishment and Deterrence.

Dottrina di Common Law

La dottrina dei Punitive Damages è una dottrina di common law ed è strettamente connessa, a mio parere, a tre circostanze fondamentali:

  1. al sistema della giuria anche nelle cause civili;
  2. al concetto della discrezionalità da parte di chi deve decidere, concetto tipico della common law;
  3. al fatto che non esista negli Stati Uniti e probabilmente in altre common law countries, il concetto di costituzione di parte civile nel processo penale.

La dottrina dei Punitive Damages ha le sue origini in sentenze inglesi del 1200, in cui, nei casi di omicidio, l’omicida era obbligato a pagare alla famiglia dell’ucciso una certa somma di danaro. Negli Stati Uniti, la prima sentenza che parlava di punitive damages è una sentenza del 1784 in cui parte attrice aveva ottenuto exemplary damages dopo che un medico, a seguito di una lite, aveva adulterato la sua bevanda. Come ho detto, il concetto di punitive damages è strettamente connesso al sistema della giuria anche nelle cause civili.  Ciascuna delle parti in causa ha diritto o meno di chiedere la giuria, che di solito viene richiesta da parte attrice quando la condotta del convenuto in giudizio è stata particolarmente riprovevole. Con l’andare del tempo, gradualmente, questi danni esemplari vengono messi in relazione non solo e non tanto alla sofferenza del danneggiato, bensì alla condotta di chi li ha causati che deve essere particolarmente riprovevole, non solo negligente, per dare origine ad una condanna per punitive damages.  Vi sono sentenze delle Corti di New York in cui si dice “punitive damages are partially intended to solace the plaintiff for mental anguish, laceration of his feelings, shame, degradation”. Tuttavia tali tipi di danni, che possiamo chiamare danni morali, sono ora monetariamente calcolati e rientrano tra i compensatory damages.

Malgrado il carattere sanzionatorio degli exemplary damages, negli Stati Uniti essi sono concessi in sede civile; ciò malgrado, la Suprema Corte le ha definite punizioni di carattere penale.Infatti, poiché nel sistema penale americano non esiste la costituzione di parte civile nel processo penale, direi che questo tipo di danni equivale, almeno concettualmente, ai danni che un giudice penale concederebbe alla parte costituitasi parte civile nel processo penale nel sistema giuridico italiano. Come si vedrà tuttavia, le liquidazioni concesse dalle giurie americane sono ben diversi da quelli concessi solitamente da un Tribunale Italiano.

Come hanno affermato le Corti in alcune sentenze di New York, la condanna per danni punitivi è, in realtà, una condanna pubblica per una condotta talvolta criminale, specialmente in casi in cui la parte che ha sofferto il danno non desidera essere esposta alla pubblicità derivante da un processo penale, preferendo agire in sede civile contro chi ha commesso il danno.

Applicabilità in materia contrattuale e extracontrattuale

È interessante rilevare che, per il carattere di turpitudine morale connessa a chi ha inflitto il danno, le compagnie assicurative dello stato di New York, e di molti altri stati americani, non assicurano per Punitive Damages.

Nell’ordinamento statunitense il maggiore ambito di applicabilità dei danni punitivi è in tema responsabilità extracontrattuale. Tuttavia per ottenere una condanna ai danni punitivi, parte attrice deve sempre provare che la condotta di chi ha inflitto il danno è moralmente riprovevole, che lo stesso ha usato malizia, oppure non ha tenuto in considerazione, intenzionalmente, o con grave negligenza, il danno che tale condotta avrebbe potuto causare.

In casi di responsabilità contrattuale

I danni punitivi sono anche conferiti per inadempimento contrattuale dove spesso chi decide non è la giuria ma lo stesso giudice. Le Corti sono in genere restie a condannare ai danni punitivi in sede contrattuale, a meno che la parte inadempiente abbia agito “evincing a high degree of moral turpitude, and demonstrating such wanton dishonesty as to imply a criminal indifference to civil obligations, and where the conduct is aimed at the public generally”.

Si tratta in genere di cause in cui il convenuto si è comportato in maniera fraudolenta e spesso la parte convenuta è una Compagnia di Assicurazione che ha usato ogni mezzo, anche subdolo, per non rimborsare l’assicurato.

Oppure i danni punitivi sono concessi in cause di discriminazione in materia di lavoro, in cui il datore di lavoro si è comportato in maniera particolarmente riprovevole, ad esempio licenziando un impiegato per avere denunciato determinati fatti, cioè se vi è stata retaliation da parte del datore di lavoro. Una Corte Californiana ha condannato la UPS a oltre $15 milionidi danni punitivi avere licenziato un impiegato per retaliatory purposes.

Sexual harassment cases

Di particolare rilievo sono ora i casi di Sexual Harassment, legati solitamente a responsabilità per violazione dei contratti di impiego perché il datore di lavoro non avrebbe considerato con la dovuta attenzione i reclami di impiegati per sexual harassment e anzi spesso avrebbe licenziato l’impiegato stesso invece di licenziare chi aveva abusato dell’impiegato.

Vi sono casi famosi in cui le giurie hanno condannato i datori di lavoro a cifre esorbitanti, che si trattasse di ospedali, o di stazioni radio famose, istituzioni finanziarie e anche squadre di basketball. Ne ricordiamo alcuni.

Nel 2016 una giuria della Superior Court del New Jersey ha condannato a $20 milioni la Fox News a favore della presentatrice televisiva Ms. Carlson per sexual harassment da parte di Roger Aisle, il CEO della nota stazione televisiva. Numerosi altri casi di sexual harassment contro Roger Aisle, avvenuti nel corso degli anni, sono seguiti. Alcuni non sono ancora arrivati al processo, altri sono stati transatti.

Nel 2007 una giuria della Supreme Court of New York ha condannato il Madison Square Garden a 11.6 milioni di dollari per sexual harrassment, discrimination, and retaliatory conduct a favore di un’impiegata della squadra di basketball dei Knicks di New York che avrebbe ricevuto proposte inaccettabili da parte del CEO dei Knicks Basketball Operations e da altri impiegati e atleti della squadra.

L’ammontare più alto è quello di una Corte Californiana nei confronti dell’ospedale Catholic Healthcare West per l’ammontare di $168 milioni in una causa iniziata da un’impiegata che, a seguito dei suoi reclami per sexual harassment e altro, l’ospedale aveva diffamato, accusato falsamente, e poi licenziato.

Le cause per sexual harassment sono in genere transatte prima o dopo il verdetto della giuria per cui non vi sono sentenze in merito, dato che, contrariamente alle sentenze, i verdetti non vengono solitamente pubblicati.

Unfair competition

Tra i verdetti in materia contrattuale vi sono quelli emessi in cause di “unfair competition”.

Tuttavia non sempre le Corti confermano i verdetti, anche se di ammontare irrilevante. In una causa per violazione di una clausola di non compete di cinque anni da parte di una ex impiegata di una brokerage firm che aveva iniziato un suo proprio business contattando tutti gli ex clienti della società per cui aveva precedentemente lavorato, la Supreme Court di New York aveva condannato la convenuta a $850,000 per compensatory damages e $250,000 per punitive damages. La Appellate Division ha annullato la condanna ai danni punitivi adducendo che parte attrice non ne aveva dimostrato le ragioni, cioè turpitudine morale, e condotta di tipo criminale indifferente agli obblighi nei confronti del pubblico in generale.

Verdetti esemplari

Storicamente, almeno le Corti di New York hanno deciso che i danni punitivi, benchè non quantificabili in senso stretto, devono avere un rapporto ragionevole con il danno inferto. Talvolta le giurie hanno quantificato il danno in relazione alle possibilità economiche di chi aveva inflitto il danno. Tuttavia le Corti hanno sempre ritenuto che i verdetti della giuria non erano definitivi e la Corte aveva sempre il potere di annullare il verdetto quando l’ammontare era eccessivo oppure era il risultato di passioni e pregiudizi. Questo ad esempio nel caso in cui vi fosse enorme discrepanza tra i danni effettivamente sofferti e i danni punitivi.

Ciò malgrado, nel corso degli anni le giurie dei vari stati americani, incluso New York, hanno emesso verdetti per somme incredibili per danni punitivi. C’è chi ha scritto che i verdetti delle giurie sono ERRATIC AND UNPREDICTABLE. Ricordiamone alcuni dei più clamorosi.

Per Atti Terroristici

I verdetti di ammontare più alto sono stati quelli per atti terroristici sponsorizzati da stati stranieri e violazione di diritti umani.Da notare chein questo caso erano state le corti e non le giurie a stabilire l’ammontare dei danni punitivi. Nel 2010 un giudice federale aveva emesso una decisione stabilendo 487 milioni in compensatory damages e 1.67 miliardi in punitive damages contro l’Iran per il bombardamento avvenuto nel 1983 delle baracche dei US Marines a Beirut. Successivamente, per il bombardamento della US Cole, lo stesso giudice federale Lamberth aveva concesso 79 milioni in compensatory damages e 236 milioni in punitive damagescontro lo stato del Sudan. È bene rilevare tuttavia che tali tipi di verdetti hanno solo carattere simbolico, non sono mai stati eseguiti e hanno avuto solamente lo scopo di dare un certo conforto alle famiglie delle vittime.

Nel 2012 una Corte di New York ha condannato l’Iran, Al Qaeda, Hezbollah e i Talibani a 6 miliardi di punitive damages per quanto avvenuto l’11 settembre 2001 a New York. Anche in questo caso, evidentemente, si è solo trattato di danni simbolici impossibile da ottenere in via giudiziale, ma solo per concedere un senso di rivincita alle famiglie delle vittime.

Contro le società produttrici di tabacco

I verdetti delle giurie che hanno riscosso maggiore attenzione per l’enormità delle condanne sono stati quelli contro i produttori di tabacco Philip Morris e R.J.Reynolds. Solo nello stato della Florida,in cui è stato emesso un verdetto di $ 23.6 contro R.J.Reynolds Tobacco a favore della vedova di un fumatore morto di tumore, vi sono 400 casi pendenti contro le Società produttrici di sigarette.

In alcuni casi la Suprema Corte è intervenuta. Nel primo caso, Philip Morris v. Williams in cui una giuria in una Corte dell’Oregon aveva concesso un verdetto di 79.9 milioni di punitive damages a favore della vedova di un fumatore accanito morto di tumore, è interessante notare che la Suprema Corte non ha commentato sull’ammontare dei danni, ma ha deciso che il verdetto della giuria non può e non deve fondarsi sulla possibilità che anche terze persone, che non sono parte del giudizio potrebbero subire o avrebbero subito fumando sigarette. Tale circostanza può essere considerata, secondo la Corte, solo per determinare la gravità della condotta della ditta produttrice di tabacco.

Tuttavia, nel caso deciso il 27 Febbraio 2018 contro la R.J. Reynolds Tobacco, produttrice delle sigarette Pall Mall e delle Camel, la Suprema Corte ha confermato un verdetto di 28.1 milioni a favore di una fumatrice che aveva iniziato a fumare da giovane e si era ammalata di tumore. La corte ha in particolare rigettato l’eccezione sollevata dalle compagnie del tabacco che i minori sono liberi di decidere se o meno cominciare a fumare, dicendo che anzi, proprio per questo, per avere preso di mira i giovani, rendendoli addicted alla nicotina, i produttori di sigarette sono maggiormente colpevoli.

Danni derivanti da contatti con materiali contenenti amianto

E non dimentichiamo i verdetti a favore di chi ha subito danni alla salute, in genere ammalandosi di tumore, per essere stato in contatto con l’amiantoper lo più nell’ambito delle costruzioni o distruzioni di vecchi immobili.  In California la Corte, nel dicembre 2017 ha condannato la Imerys Talc of America, Inc. e la Vanderbilt Materials, Inc. a 22 milioni di dollari per l’esposizione a vernici contenenti l’amianto da parte di un operaio ammalatosi di cancro. Un’altra Corte Californiana, nell’ottobre 2017, ha invece assolto parte convenuta dal pagamento dei danni punitivi a favore di una donna di 51 anni ammalatasi di un tumore che aveva sostenuto di avere contratto la malattia essendo stata esposta all’amianto quando da bambina guardava il padre lavorare a macchine che contenevano amianto.

Il 18 agosto 2017 una giuria in una causa pendente davanti alla Supreme Court of New York aveva condannato la Società convenuta a 4.6milioni di dollari a favore di un operaio che si era ammalato di cancro (mesothelioma) lavorando in cantieri navali su valvole contenenti amianto.

Uno dei verdetti di ammontare maggiore è stato quello di 80,000,000 di dollari emesso da una giuria dello Stato di Washington a favore degli eredi di un operaio che era morto di tumore dopo avere lavorato su prodotti contenenti amianto.

Casi diversi

I verdetti delle giurie per somme rilevanti per punitive damages sono stati emessi per gli atti illeciti più svariati. Una Corte Federale di San Diego in California, ha emesso un verdetto di $7.5 milioni a favore di un paziente operato al ginocchio contro la Società produttrice di un apparecchio che avrebbe causato “frostbites” ai piedi.

Sempre in California, un ospedale di Sacramento è stato condannato a pagare$125,000,000 a una vittima di sexual harassment per la condotta illecita di un medico dell’ospedale.

Contro la Johnson & Johnson per la produzione del talco

I verdetti di somme più alte e secondo me, ingiusti perché apparentemente le prove delle parti attrici nei vari giudizi non hanno serie basi scientifiche e sono state smentite in cause iniziate in altri stati americani, sono i verdetti di giurie a St. Louis, Missouri contro la Johnson and Johnson per via del talco prodotto dalla stessa che causerebbe il tumore alle ovaie. I verdetti sono per somme incredibili. Nel 2016 verdetti per $50,000,000 e $65,000,000 e nel 2017 $105,000,000, quest’ultimo verdetto 20 volte maggiore dei compensatory damages contro la ditta produttrice del talco. Tali verdetti sono stati tutti appellati.

Provvedimenti legislativi che limitano i Punitive Damages

Poiché le giurie, nel corso degli anni hanno emesso verdetti aggiudicando somme incredibili al consumatore contro le grosse società produttrici, particolarmente contro quelle che non operavano localmente nello stato in cui ha luogo il processo, i vari stati americani hanno emesso provvedimenti legislativi per limitarne l’importo.

In Nebraska sono addirittura proibiti. In altri stati sono sostanzialmente limitati.

Lo standard per la concessione dei Punitive Damages a New York è il seguente: Punitive Damages are an extraordinary remedy that can be assessed only in singular rare cases of egregious conduct. Thus the standard of proof applicable to a claim of punitive damages in New York should be clearly defined.

In New Jersey, il Punitive Damages Act, N.J.S.A. 2A; 15-5,9 limita i danni punitivi a cinque volte i compensatory damageso a $ 350,000 quale che sia l’ammontare più alto, salvo in casi particolari riguardanti la sicurezza pubblica.

Nello stato della Florida, citato dalla Corte di Cassazione nella sua recente sentenza, è stato posto il limite di tre volte i compensatory damages o al massimo $2,000,000in presenza di certe condizioni.  Tuttavia, con un’eccezione:  Where the fact finder determines that at the time of the injury the defendant had a specific intent to harm the claimant and determines that the defendant’s conduct did in fact harm the claimant, there shall be no cap on punitive damages.

InCalifornia in Negligence Claim Civil Code section 3294 è stabilito che parte attricepuòrichiederedanni punitivi “where itsiproven by clear and convincing evidence that the defendant has been guilty of oppression, fraud and malice”.

In Massachusetts sono solo concessi se previsti da determinate leggi, ad esempio, medical malpractice, discrimination, wrongful death, e l’ammontare è solitamente limitato nell’importo.

In Michigan, gli exemplary damages non sono distinti dai compensatory damages.

In Connecticut,i punitive damages si concedono solo per rimborso delle spese legali.

In Illinois, il Code of Civil Procedure section 735 ILCS 5/2-1207 and titled “Punitive Damages”, dispone quanto segue:

The trial court may, in its discretion, with respect to punitive damages, determine whether a jury award for punitive damages is excessive, and if so, enter a remittitur and a conditional new trial.

The trial court may also in its discretion, apportion the punitive damage award among the plaintiff, the plaintiff ’s attorney and the State of Illinois Department of Human Services. The amount of the award paid from the punitive damages to the plaintiff ’s attorney shall be reasonable and without regard to any contingent fee contract..” 

In Ohio,la legge dello stato dispone:

in a tort action, cioè in una causa per responsabilità da atto illecito:

(a) The court shall not enter judgment for punitive or exemplary damages in excess of two times the amount of the compensatory damages awarded to the plaintiff from that defendant.

(b) If the defendant is a small employer or individual, the court shall not enter judgment for punitive or exemplary damages in excess of the lesser of two times the amount of the compensatory damages awarded to the plaintiff from the defendant or ten percent of the employer’s or individual’s net worth when the tort was committed up to a maximum of three hundred fifty thousand dollars.

Sentenze della U.S.Supreme Court che limitano i Punitive Damages

A parte le limitazioni incluse nelle leggi dei vari stati americani, è particolarmente interessante rilevare che la Suprema Corte degli Stati Uniti è intervenuta più volte esaminando la legalità dei danni stessi quando si trattava di danni di ammontare esorbitante.

Nel caso BMW of North America v. Gore, 517 U.S.559 (1996), la Corte ha deciso che i Punitive Damages 500 volte maggiori dei danni effettivi aggiudicati a favore di parte attrice erano straordinariamente eccessivi. Si trattava di un caso in cui l’acquirente di una BMW aveva acquistato una macchina dal distributore della BMW negli Stati Uniti e questo non gli aveva dichiarato di avere fatto ridipingere la macchina venduta. La Corte ha rilevato che mentre il danno effettivo era stato di $4,000, Mr. Gore aveva chiesto $2,000,000. La Corte ha deciso che la condanna violava tra l’altro la Due Processa Cause del 14thAmenamente della Costituzione Americana che si riferisce ai basilari principi di liberta e giustizia a protezione dei cittadini americani, e ha deciso che nell’ipotesi di Punitive Damasse c’erano tre elementi per stabilire se vi era stata violazione del Due Processa:

  1. il grado di reprensibilità della condotta;
  2. la disparità fra i danni effettivamente riportati e I danni punitivi; e la
  3. differenza tra il caso in questione ed altri simili.

Seguendo l’orientamento della sentenza precedente, la Suprema Corte degli Stati Uniti, in State Farm Mutual Automobile Insurance v. Campbell, 538 U.S. 408 (2003) ha definito eccessivi i danni concessi a certo Campbell, assicurato con State Farm, che aveva ucciso una persona e ferita un’altra in un incidente interamente causato dallo stesso assicurato. Tuttavia l’assicurato aveva citato in giudizio l’assicurazione per non avere accettato una transazione di circa $150,000 con le vittime dell’incidente, assicurando Campbell che l’assicurazione avrebbe pagato, che essi non erano responsabili, e che per loro non era necessario farsi rappresentare da altro avvocato.  Poiché la giuria aveva invece condannato Campbell a pagare $185,000 e l’assicurazione si era rifiutata di pagare, ed era risultato che clausole della polizza avevano carattere fraudolento, Campbell aveva citato in giudizio State Farm chiedendo $145 milioni di Punitive Damages oltre a $2,500,000 di Compensatory Damages. La Corte ha ritenuto nuovamente che la condanna violava il Due Process del 14thAmendment, aggiungendo che le Corti devono assicurarsi che la misura della punizione sia ragionevole e proporzionata all’ammontare che il danneggiato ha subito e al risarcimento ricevuto per compensatory damages.

La Corte ha ripetuto le tre guidelines seguenti:

  1. il grado di reprensibilità della condotta del convenuto;
  2. la disparità tra i compensatory e i the punitive damages;
  3. la differenza tra l’award nel caso in questione quello concesso dalle Corti per casi analoghi.

La Corte ha aggiunto: Few awards exceeding the single digit ratio between punitive and compensatory damages, to a significant degree, will satisfy Due Process

Nel caso Philip Morris USA v. Williams, 449 U.S. 346 (2007), nella causa intentata dalla vedova di un uomo morto di tumore causato dal fumo, in cui una giuria di una Corte dell’Oregon aveva condannato la Philip Morris a pagare $ 821,000 di compensatory damages e $ 79.5 milioni di punitive damages, la Suprema Corte ha rilevato che la condanna a somma tanto alta era dovuta al fatto che la giuria aveva tenuto in considerazione non solo e non tanto il danno causato alla persona defunta, quanto il danno che il fumo aveva inflitto e continuava ad infliggere ad altri che non erano tuttavia parti nel giudizio. La Corte ha concluso pertanto che mentre una giuria può considerare il danno al pubblico per dimostrare quanto era reprensibile la condotta del convenuto, non può tuttavia considerare i danni ai terzi non presenti in giudizio per calcolare i danni punitivi. In tal caso, il convenuto è impossibilitato a difendersi, non essendo a conoscenza delle circostanze dei fatti in questione e pertanto la sentenza è in violazione della Due Process Clause. La Corte ha emesso il seguente dispositivo: The Due Process Clause of the Federal Constitution Fourteenth Amendment prohibits a state from punishing an individual without first providing that individual with the opportunity to present any available defense.

L’Exxon Shipping Co v. Baker554 U.S. 471 (2008) riguarda l’azione di un individuo contro la società proprietaria della “supertanker” che aveva sparso milioni di litri di petrolio nelle acque dell’oceano in Alaska. Il capitano della nave era alcolizzato e aveva agito con grave negligenza abbandonando il ponte della nave in un momento cruciale. A seguito dell’incidente, la Esso aveva speso 2.1 miliardi di dollari per ripulire le acque, si era dichiarata colpevole in sede penale, aveva già rimborsato il governo americano e lo stato dell’Alaska per 900 milioni di dollari e aveva pagato volontariamente 303 milioni di dollari a privati cittadini che avevano subito danni. Questa causa, che comprendeva quelle rimanenti intentate da privati che lamentavano di aver subito danni economici, aveva avuto tre fasi di giudizio, in cui le Corti avevano confermato la responsabilità del datore di lavoro per gli atti compiuti dai prestatori di lavoro che hanno qualifiche manageriali, e in ultima istanza la Corte aveva ridotto i punitive damages inizialmente di 5 miliardi, a $2.5 miliardi.

La Suprema Corte ha ulteriormente ridotto l’ammontare citando la maritime common law e disponendo che l’ammontare non poteva superare quello dei compensatory damages.

Nel rifare la storia dei Punitive Damages negli Stati Uniti, la Corte ha rilevato che il reale problema è la “unpredictability of punitive damages”. Come standard a cui rifarsi la Corte ha considerato il rapporto tra i compensatory damages, cioè i danni effettivamente subiti, e i punitive damages e ha concluso che la ratio 1:1 era ragionevole nella fattispecie.

Interessante è come la Corte abbia definito il concetto di reckless conduct,che non è condotta intenzionale ma può avere due classificazioni, (i) di chi ha agito sapendo dei rischi a cui andava incontro e ciò malgrado non si è fermato, e invece (ii) chi ha agito senza rendersi conto esattamente delle conseguenze possibili.

Inoltre la Corte ha insistito sul punto che la decisione deve essere fair,cioè giusta e che deve essere prevedibile anche per un “bad man” che deve bene o male capire a quali conseguenze può portare la sua condotta.

Dopo avere analizzato le varie leggi degli stati americani che hanno limitato i punitive damages, la Corte è giunta alla conclusione che una ratio di 1:1 è giusta nel caso in questione.

Rilievi di carattere procedurale riguardanti i verdetti della giuria e i poteri del giudice che dirige il processo

Prima che la giuria si ritiri per decidere sulla responsabilità o meno del convenuto e sui danni, “compensatory” e “punitive”, il giudice da loro certe istruzioni a cui la giuria deve attenersi.  Queste sono le linee guida che un giudice di una Corte di New York deve dare alla giuria in materia di Punitive Damages. Anche se non assolutamente vincolanti per il giudice, che può differire nel dare istruzioni, sono di solito la base per dare alla giuria i principi a cui attenersi.

In addition to awarding damages to compensate the plaintiff for his/her injuries, you may, but you are not required to, award plaintiff punitive damages if you find that the act(s)of the defendant that caused the injury complained of, were wanton and reckless or malicious. Punitive damages may be awarded for conduct that represents a high degree of immorality and shows such wanton dishonesty as to imply a criminal indifference to civil obligations. The purpose of punitive damages is not to compensate plaintiff but to punish the defendant for wanton, reckless and malicious acts and thereby to discourage the defendant and others from acting in a similar way in the future.

An act is malicious when it is done deliberately with knowledge of the plaintiff’s rights, and with the intent to interfere with those rights. An act is wanton and reckless when it demonstrates conscious indifference and utter disregard of its effect upon the health, safety and rights of others. If you find that defendant’s acts were not wanton or reckless or malicious, you need proceed no further in your deliberations on this issue. On the other hand, if you find that defendant’s acts were wanton and reckless or malicious, you may award plaintiff punitive damages.

In arriving at your decision as to the amount of punitive damages, you should consider the nature and reprehensibility of what defendant did. That would include the character of the wrongdoing, whether defendant’s conduct demonstrated an indifference to or a reckless disregard of, the health, safety, or rights of others, whether the acts were done with an improper motive or vindictiveness, whether the acts constituted outrageous or oppressive intentional conduct, how long the conduct went on, defendant’s awareness of what harm the contract caused or was likely to cause, any concealment or covering up of the wrongdoing, how often defendant committed similar acts of this type in the past and the actual and potential harm caused, including the harm to individual and entities other than plaintiff. However, although you may consider the harm to indiduals or entities other than plaintiff in determining the extent to which defendant’s conduct was reprehensible, you may not add a specific amount to your punitive damages award to punish defendant for the harm caused to others.

The amount of punitive damages that you award must be both reasonable and proportionate to the actual and potential harm suffered by plaintiff and to the compensatory damages you awarded plaintiff. The reprehensibility of defendant’s conduct is an important factor in deciding the amount of punitive damages that would be reasonable and proportionate in view of the harm suffered by plaintiff and the compensatory damages you awarded plaintiff. 

Se la giuria decide sui punitive damages per una cifra esorbitante, il giudice del processo ha varie facoltà. In genere il giudice agisce su istanza della parte convenuta, ma può anche agire d’ufficio. Può infatti:

  • annullare tutto il verdetto, anche la parte relativa alla responsabilità e richiedere un nuovo processo se ritiene che la giuria abbia raggiunto la sua decisione per passione o pregiudizi contro il convenuto o perché ha violato la Due Process Clause
  • mantenere la parte del verdettoche riguarda la responsabilità e modificare la parte relativa ai danni sia compensatory che punitive perché la giuria non avrebbe correttamente valutato le prove a sua disposizione;
  • mantenere tutto il verdetto salvo modificare i punitive damages perché ad esempio sono in violazione dei limiti disposti dalla U.S. Supreme Court, o perché la parte convenuta è una Società che opera nello stesso stato ed un verdetto di ammontare così alto avrebbe impatto negativo sulla situazione finanziaria della Società e conseguentemente sugli operai che lavorano nella Società stessa.
  • Mantenere completamente il verdetto per la gravità del caso in esame e per essere di deterrente affinché il convenuto non ripeta la condotta criminosa.

Gisella Levi Caroti
Herzfeld & Rubin, P.C.

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Gisella Levi Caroti