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FBE Congress • Varsavia 20-22 settembre 2018 – Right to Privacy in a Digital Age

In data 20, 21, 22 settembre 2018 si è tenuta, a Varsavia, la riunione intermedia FBE. Il congresso, sotto il titolo “Right to privacy in a digital age” si è svolto, in data 21 e 22 settembre presso l’hotel Sheraton (ul. B. Prusa 2).

Il 20 settembre ha invece avuto luogo, presso la sede dell’Ordine degli Avvocati (al Ujazdowskie 49), la riunione dei Presidenti delle singole commissioni e della Presidenza della FBE come segue:

  • Human Right
    Arbitration
    Professional insurance
    Equalities
    Mediation
    Ethics
    Meditheranean
  • Access to Justice
    Eastern Bars
    Law without borders
    Legal Education
    Future of the profession
    New technologies
    Organisation and Operation of Bar Associations and Law Societies

A seguire, ad ore 19:30, si è tenuto un sobrio aperitivo di inaugurazione presso il ristorante “ALE GLORIA” (plac Trzech Krzyzy 3).

In data 21 settembre, a seguito delle operazioni di registrazione degli iscritti, ha avuto inizio la cerimonia di apertura ufficiale del Congresso, presso l’Hotel Sheraton.

I saluti di benvenuto sono stati affidati ad Adam Bodnar, difensore civico polacco, membro della Commissione polacca dei diritti umani.

Adam Bodnar ha rivolto il saluto principale ad un giudice polacco, presente in sala, per esprimergli la propria solidarietà per essere, in questo periodo, indagato per aver cercato di difendere ed applicare la giustizia.
Il giurista deve saper garantire la riservatezza dello scambio di informazioni con il cliente. In quale ambito la riservatezza della comunicazione in Europa deve essere garantita? In Polonia vi sono nuove disposizioni in tema di terrorismo: interesse e sicurezza nazionale prevalgono sulla riservatezza dei dati. Il rischio principale è l’utilizzo da parte dello Stato delle risorse tecnologiche per interessi diversi da quelli permessi. Si parla di utilizzo di informazioni di massa per l’operato dello Stato. Vi sono stati casi in cui veniva intercettata la comunicazione all’interno di studi legali ed il Tribunale Europeo dei diritti umani ha statuito che ci dovrebbero essere norme precise circa la tutela della professione; la legge dovrebbe normare ciò che e lecito e ciò che non lo è.
La Corte Europea ha confermato che l’istituto del Garante della Privacy garantisce una tutela della protezione dei dati.
In Polonia non vi è un organo indipendente che verifica la tutela dei dati.
Esiste una raccolta delle informazioni digitali trattata in una Direttiva. Nell’ambito di questa direttiva è disposto che si possono trattenere per un periodo certi dati, conversazioni telefoniche, posizioni, e controlli internet. Sono informazioni che possono essere conservate per un periodo e quindi utilizzate; pertanto tali dati devono essere particolarmente protetti.
Il sistema giuridico polacco è stato valutato dalla Commissione di Venezia e questa ha raccomandato che la legge relativa alla polizia dovrebbe essere ristretta nell’utilizzo delle informazioni raccolte.
Deve esserci una revisione della normativa sulla riservatezza dei dati e questo non può essere fatto dal Governo ma dalla Corte di Giustizia Europea.

All’esito della introduzione ha preso la parola, come moderatore del primo modulo, “Cambiamenti europei sulla protezione dei dati”, l’avv.Michele Luccherini , vice-Presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Lucca e Presidente attuale della FBE.

Il presidente della FBE ha rivolto un caloroso saluto a tutti i presenti ed un sentito ringraziamento ai colleghi di Varsavia per aver organizzato il Congresso, gestendo ogni criticità, ed ha ringraziato per l’ospitalità.
Ha dunque introdotto la prima sessione dei lavori, dedicata alle questioni relative alla protezione dei dati personali, dalla prospettiva e secondo la esperienza europea, nonché alle questioni attuali relative alla applicazione del GDPR.

Ha preso la parola Izabela Konopacka (Polonia) che ha trattato l’argomento delle “sfide nei rapporti transfrontalieri e commerciali”.
Nell’unione europea il diritto dei dati è legato al diritto della riservatezza di tali dati.
Notiamo che in internet ciò che prima era apparentemente privato ora è pubblico. Vi sono dei sistemi automatici in grado anche di ragionare. Intelligenza utilizzata anche negli studi legali, dove però si esige anche la tutela di protezione dei dati. Manca una omogeneizzazione tra i vari stati europei.
Si possono utilizzare dei sistemi automatici ma devono essere controllati anche da legali. Questo dice la Corte di Giustizia Europea. Ci deve essere una protezione dell’interazione tra l’uomo e la macchina.
LISA è un robot programmato come consulente di contratti legali. Il sistema automatico però, a differenza di quello umano, non è in grado di conoscere se vi sono dei conflitti di interesse. Chi poi utilizza questi dati? Dove vengono conservati? Chi può avere accesso a tali dati?
BLOCKCHAIN è una tecnologia che può dividere catene di dati, per evitare falsi, per trasferire proprietà, opera la verifica dell’autenticità di prodotti acquistati via internet.
Virtual Twin opera la verifica del consumatore a seguito di certificazione con il sistema blockchain.
Il futuro: Wearables prodotti materiali che sono utilizzati assieme a sensori impiegati anche in internet, ad esempio un costume da bagno ha sensori intelligenti che proteggono dai raggi uv.
Come difendere in questo caso i dati trasmessi?
Diverse sono le sfide per noi legali, quando il GDPR entra in vigore è già superato.

All’esito, ha preso la parola l’avv. Francesco Tregnaghi (Italia), membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona, che ha trattato le questioni che interessano “i piccoli studi legali e GDPR: sono davvero inconciliabili? (Frequenti errori nella protezione dei dati)”.

Oggi siamo sempre in internet.
Art.25, il titolare del trattamento deve sapere qual è l’ambito dell’obiettivo del trattamento dei dati e deve dimostrare che questo obiettivo viene raggiunto.
Smarrimento o violazione dei dati: il caso deve essere comunicato all’Autorità ed in alcuni casi al cliente. È l’incubo del legale.
La protezione dei dati gestiti da noi legali; i dati non possono essere né rubati né devono essere smarriti.
Dobbiamo essere sempre in grado di riprodurre questi dati, custodirli e proteggerli.
Anche i legali degli studi piccoli si rendono conto che devono avere il responsabile del trattamento di questi dati: il DPO.
Uno dei nostri errori: non proteggere il telefono; Se operiamo il backup dei dati su chiavetta, dobbiamo preoccuparci di come proteggere la chiavetta. Protezione dei messaggi e delle mail. Codificazione del server. Scelta delle password complicate.
Accesso alle reti wireless, protocollo efficacie di trasmissione, spegnamo anche la wifi quando non la utilizziamo.
Strumenti multifunzionali, scanner, stamp. Gli scanner hanno tutti la possibilità di salvare questi file, questo è rischioso quando condividiamo la rete internet nell’ufficio.
Molti di noi noleggiano questi strumenti multifunzionali che mantengono nell’hard-disk tutti i dati che invece devono essere ripuliti quando restituiamo questi strumenti. Quando salviamo i dati in i cluod. Fondamentale fare il backup, ma ciò non basta. Si deve cercare di aggiornarsi e valutare i rischi. Le autorità francesi hanno elaborato un programma che valuta i rischi.

Di seguito è intervenuto Bas Martens (Olanda- Aja) che ha svolto una rassegna sui problemi di applicazione del GDPR in Olanda.

“Esame della tutela dei dati prima e dopo il 25 maggio in Olanda. Dopo il 25 maggio non ci sono stati cambiamenti. Non ci sono state vertenze giudiziarie in merito al problema della violazione dei dati personali da parte dell’Autorità.
Noi legali abbiamo bisogno del GDPR nei nostri studi legali o già siamo organizzati per garantire la privacy e la riservatezza dei dati.
Noi disponiamo di collegamenti protetti per quanto riguarda almeno le conversazioni telefoniche (intelligence a parte). La protezione funziona e il legale è libero di parlare con il cliente. La riforma sta andando in questa direzione. Esiste il divieto di una collaborazione continua con altre professioni che non sono regolate da queste norme, ma solo con chi deve seguire queste norme sulla sicurezza del segreto professionale.
Negli studi legali ci sono delle incongruenze con la nuova normativa: ad esempio dovremo impedire l’accesso ai nostri dati ed appunti interni allo studio. Un cliente ha chiesto l’accesso a tutta la documentazione bancaria, perduta dalla banca stessa con grave danno del cliente, contenuta nel nostro studio, possiamo vietare l’accesso?
Tutela del segreto e dei dati nel caso di ricorso disciplinare del cliente contro il legale. Il legale si dovrebbe difendere rendendo pubblici i dati del cliente. Lo si può fare?
In Olanda vanno conservati i dati per cinque o sette anni. E dopo? Le associazioni dicono che devono essere conservati almeno per venti anni per permettere di fare ricorso contro di noi”
Sulla questione relativa a “GDPR, la sua applicazione in Francia e i cambiamenti che produrrà alla luce della giurisprudenza sulla legge di protezione dati francesi” ha preso la parola Erick Boyadjian (Tolosa), vice-Presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Tolosa.
Gli sviluppi tecnologici permettono un progresso economico, ma devono essere regolati.
Il GDPR è una direttiva che permette un margine di libertà per gli stati membri.
Già quarant’anni fa il legislatore francese aveva previsto una commissione informatica che studiasse e verificasse accesso, utilizzo e protezione.
Quali i cambiamenti di protezioni, vi è in Francia una nuova legge del gennaio legata al GDPR.
Importante è il consenso della persona all’utilizzo dei suoi dati. Tutti i trattamenti dei dati devono essere giustificati.
Raccolta dei dati sensibili; nel caso di file dello Stato, dove sono contenuti questi dati?
La Corte di Cassazione riconosce il diritto di errore di utilizzo in buona fede dei dati da parte delle imprese.
La Commissione può formulare delle raccomandazioni a seguito di controllo che può essere sempre fatto in luoghi di svolgimento della professione, non luoghi privati.
I diritti tutelati a seguito del GDPR sono quasi triplicati (informatica e libertà nel senso di evitare lo sviluppo non controllato delle nuove tecnologie).

È seguito un breve coffee break.

Puntualmente, ad ore 12.30 sono seguiti i lavori relativi al secondo pannello dal titolo “Governments and limitation of privacy: how far can they go?”. Tale pannello ha visto, come moderatore, Dominique Attias, vice-Presidente della FBE e vice-Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Parigi.

Dominique Attias ha introdotto i lavori presentando Wojciech Wiewiòrowski, assistant Supervisor at the European Data Protection Supervisor; former inspector General for the protection of Personal Data. “Surveillance for public securuty purposes. Four pillars of acceptable interference in fundamental right to privacy” è stato l’argomento trattato dal relatore. “Sorveglianza per fini pubblici. Quattro pilastri per una interferenza accettabile nel diritto fondamentale alla privacy.
Dopo 11.9.2001 il mondo è cambiato (anche se bombe a gas nel 1995 a Parigi e molto altro).
I terroristi poi hanno iniziato a usare i canali di trasmissione dati per organizzare gli attentati.
Il problema del “Big brother” nato per contrastare questo uso si e visto affiancare dalle “little sisters”, compagnie che raccolgono dati ai più svariati fini.
L’autorità Europea è competente per problemi di protezione dati con le istituzioni Europee. Coordina il forum di tutte le autorità nazionali di protezione dati.
C’è anche un Ufficio ONU dell’Alto Commissario per i diritti Umani.
La giurisprudenza Corte EU diritti dell’Uomo ha individuato i 4 pilastri:

  1. regole precise e sicure. Bisogna che la legge sia chiara, precisa ed accessibile a tutti. Ciò per la protezione contro azioni arbitrarie dello Stato. Si illustrano caso Zacharov/Russia e Sergiey / Russia Foreseeability. Interoperabilità dei sistemi di scambio informazioni di informazioni sui cittadini. Decine di grandi databases. Almeno ora c’e una legge, ma c’e un ginepraio da districare per sapere quali di questi database sono perfettamente regolari, e quali possono essere discutibili.
  2. Necessità e proporzionalità dell’intervento dello Stato. Vedi casi citati nelle slides. Abolita una direttiva, che per quanto discutibile era standard europeo, ora abbiamo 28 sistemi diversi: difficile anche capire chi è responsabile a livello nazionale.
    Szabo and Vissy v Hungary
  3. Supervisione indipendente
  4. Efficaci rimedi accessibili per i singoli individui.

È di seguito intervenuta Katarzyna Szymielewicz ( co.founder and President of Panoptykon Foundation; Vice-President of European Digital Rights), che ha concentrato il proprio intervento su “Outsourcing” government surveillance to private companies can we build effective legal barriers to prevent that? Appalto governativo di sorveglianza a compagnie private. Possiamo costruire una barriera legale efficace per prevenirlo?”

Grosso problema delle società private che maneggiano dati di sorveglianza, segreti o meno. Ma che uso ne fanno?
I media hanno rilevato, tramite i casi di Swoden, quanto sia grande il volume dei dati che passa per le mani di società private. Sorveglianza “di massa”.
Queste società possono probabilmente controllare un ammontare impensabile di informazioni sensibili.
Modalità di controllo possono essere:

  1. la supervisione giudiziale
  2. trasparenza delle agenzie di Polizia nell’uso che fanno dei dati
  3. e trasparenza delle compagnie da esse delegate
  4. i criteri che quelle compagnie si pongono per usare i dati che raccolgono (metadati che possono essere importantissimi per servizi segreti, anche se raccolti per altri usi dalle compagnie private)

C’è anche l’eventualità che la legge autorizzi agenzie statali ad accedere direttamente ai dati delle compagnie. Sta accadendo in Polonia e nessuno sa in che scala questo sia autorizzato ed esistente (copertura da segreto di Stato). C’è solo un report a fine anno, ma generale, senza dettagli.
Ma che cosa può rivelare FB o Google alla Polizia che possa in qualche modo permetterle di controllarci? Importante è poter controllare questo meccanismo e sapere che dati vengono trasmessi. Ovviamente questo prescinde dal consenso dei soggetti.
I dati potenzialmente pericolosi per il soggetto ed utili ad uno Stato invadente possono essere tantissimi.

Scarlet Kim Legal officer at privacy international ha concluso i lavori congressuali del mattino trattando “Emerging forms of state surveillance and the right to privacy. Elements of UK- comparison”.

Privacy international è la prima e più grande organizzazione per la tutela del diritto umano alla Privacy, molto attiva a livello istituzionale e di fronte alle Corti Europee (Diritti Umani e EU) e negli Stati Uniti. Caso 10 Humani Right Org / US
Spiegazione (da Snowden) come le Agenzie US intercettano le fibre ottiche che passano da UK. Si spiega come i dati intercettati vengono lavorati ed utilizzati.
Programma SKYNET per trarre conseguenze dai dati in maniera automatica. Si spiega la condivisione dei dati tra agenzie UK, US, Can Aus NZ Prog MUSCULAR.
Si spiega anche la storia delle cause mosse dalla organizzazione contro le agenzie UK Investigatory Power Tribunal, Avanti la Corte Europea dei diritti Umani.
È stata sfidata la raccolta di massa dei dati in base all’Art 8 Eu Conv Human Rights. La Corte ha dettato i criteri di una sorveglianza ammissibile. Dettate le regole per sorveglianza legalmente accettabile. Si cerca anche di minare la legalità della condivisione dati tra agenzie.
Giudizio importante sui metadati delle intercettazioni (Chi, quando e dove ha scambiato le informazioni).
Caso Wikimedia contro NAS in America.

È seguito un frugale Lunch.

Ad ore 15:00 sono ripresi i lavori con l’introduzione del terzo pannello che ha visto, come Mediatore, Julio Naveira , President of the Catalan Bar Council. Il moderatore ha anticipato l’organizzazione del pannello di copertina “Use and misuse of personal data – horizontal protection against privacy violation” ed ha introdotto il relatore Carmen Perez- Andujar (Counselor of the Spanish Bar Council) che ha intrattenuto i presenti su “Use and misuse of personal data by lawyers in Spain (Uso ed abuso dei dati personali da parte degli avvocati in Spagna)”.

GDPR per la prima volta sono state omogeneizzate le norme sulla protezione dei dati, essendo direttamente applicabile. La vecchia legge si vuole aggiornare con nuovo testo che riassuma GDPR. Conosciamo la definizione di trattamento. Gli avvocati trattano di continuo. Gli avvocati in Spagna hanno visto 83 ordini e il Consiglio Nazionale ha cercato di assistere gli iscritti nel conoscere gli obblighi.
I trattamenti vanno registrati alla agenzia di protezione dati.
Gli avvocati hanno chiesto al Garante Nazionale statistiche sulle basi dei dati registrati. C’è un formulario che aiuta a capire finalità, titolo autorizzativo, etc dei trattamenti, e se il trattamento comporta la disponibilità ai terzi. A che titolo lo si fa?
Il periodo di conservazione dei dati, assume rilevanza anche nel sistema di protezione.
Il principio di trasparenza: i dati devono essere accessibili e comprensibili.
Revisione delle clausole privacy, per renderle comprensibili.
Diritto del cliente di conoscere eventuali rischi del trattamento e delle garanzie di sicurezza che diamo al trattamento dei suoi dati.
Occorre informarlo al più presto.
L’avvocato è normalmente “titolare” del trattamento dei dati del cliente, il personale ed i collaboratori sono comunque “responsabili”.
I dati della controparte. Il fondamento giuridico del trattamento sta nel diritto alla difesa.
Trattamento delle registrazioni dei processi (tutte le udienze vengono registrate) e i clienti chiedono di ascoltarle.
Il CSM dice che eventuali segretezze devono portare al limite dell’accesso.
Documenti acquisiti dalla parte illegalmente, ad esempio uso di dati durante separazioni appresi dal cliente senza il consenso del coniuge al momento dell’uso.
L’uso scorretto di tali dati può esporre a violazioni di legge.
Avvocato SP condannato per aver preso dei documenti di un minore senza esserne autorizzato, ed averli divulgati dandoli a controparte.

Marcin Gòrski (lecturer at University of Lodz; member of Human Rights Commission of National Council of Attorneys al Law), ha trattato l’argomento relativo a “Online profiling and freedom of information (profilazione online e libertà di informazione).
Minacce ingiustificabili ai nostri diritti La profilazione è una catalogazione delle nostre preferenze, dei movimenti, etc. che può attentare il diritto alla corretta informazione. Libertà di ricevere informazione è parte del diritto di libertà, è fondamentale.
E se la profilazione influisce sui risultati della ricerca, in qualche modo ci condiziona nascondendo risultati che altrimenti potremmo aver avuto. Fino a che punto ciò può o deve considerarsi legale?
Perché è una concreta limitazione della liberta di informazione. E questa è tutelata dalla convenzione EU sui diritti umani. Può assomigliare, questa scelta fatta da un software, ad una censura digitale.
Il caso Google / Spai sul diritto all’oblio su internet è divenuto famoso.

Oliver Raynaud (member of Council of the Marseilles Bar Association) ha trattato il tema dal titolo Artificial intellegence and personal data (intelligenza artificiale e dati personali).

Il relatore ha anticipato che un giorno la giustizia, cosidetta predittiva, sarà affidata ad un robot che, in base ai dati statistici e orientamenti maggioritari, sarà in grado di pronunciare la sentenza in base agli elementi e dati statistici acquisiti.
Il relatore, invertendo l’ordine originario previsto per gli interventi, che lo vedeva quale primo relatore del terzo pannello, in realtà, ha preso la parola per ultimo, concludendo di fatto i lavori e i temi congressuali.
È comunque seguito, come da programma, un sommario veloce con relative conclusioni riferite agli argomenti di maggiore interesse, oggetto di trattative del giorno.

Alle ore 20:00 si è tenuta la consueta cena di gala presso il ristorante “Villa Foksal” (ul. Foksan 3/5).

In data 22 settembre si è tenuta l’Assemblea dei Presidenti, che è stata inaugurata con il discorso introduttivo del Presidente, avv. Michele Lucherini.

Il Presidente ha sottolineato i problemi tra gli stati membri, Turchia (arcinoti), ma ha evidenziato problemi in Polonia e Romania di indipendenza della magistratura e della avvocatura.
Pur nella democratica Europa i problemi non mancano.
Il rappresentante Francese, Dominique Attias e Arthur sono andati ad assistere ai processi turchi agli avvocati.

È intervenuto Dominique Attias:

Seconda vice-Presidente, è andata al forum di Ankara, ed ad un processo contro avvocati agli arresti preventivi da un anno. La sede del tribunale era assediata da polizia in assetto di guerriglia. Gli osservatori respinti, se ne è dovuta negoziare l’entrata. Perquisizione della valigia. Aula grandissima piena di polizia. I colleghi arrestati non potevano parlare liberamente coi loro difensori.
Processo durato una settimana, con tutti liberi tranne cinque. C’è azione penale anche contro la Associazione degli avvocati. Sono sotto attacco anche i magistrati e giornalisti. Una parte della società turca è modernissima, e chiede aiuto.
Senza aiuto è il presidente dell’Ordine che è stato anche torturato.

Ha quindi preso la parola il Presidente della Commissione dei diritti umani, Parla Arthur.

Gli avvocati non hanno detto che è violato il diritto alla segretezza della conversazione col cliente, Conferenza chiamata “The dark side of the moon”, Bisogna essere decisi a contrastare queste derive in tutta Europa.
Anche se sapeva già, Arthur è rimasto basito dalle conversazioni di torture, uccisioni di avvocati che combattevano per i diritti umani.
Sottolinea la necessità di una azione comune, forte e continua per difendere la Turchia.
È intervenuto nuovamente il Presidente, avv. M. Lucherini che ha riferito della situazione romena ed ha illustrato la risoluzione contro le violazioni delle guarentigie democratiche in Romania. Stanka illustra la situazione, definita assai grave.
Iniziative governative per minare le leggi anticorruzione. La gente scappa, il partito di maggioranza cerca di difendere il malloppo rubato negli ultimi anni.
Proposta di legge sulla procedura di modifica di Ordinamento giudiziario e CPP, ai soli fini di garantire l’impunità ai politici che hanno depredato la nazione.
L’avvocatura può fare osservazioni, ma si dubita verranno considerate.
Grande manifestazione degli emigranti, per due giorni gravi attacchi ai manifestanti.
Lucherini sottolinea la necessità di rispettare le regole, ma in genere tutti i “diritti fondamentali” che tutelano anche le organizzazioni.
Arthur illustra la risoluzione a tutela dei diritti umani in Polonia.Il nuovo CSM Polacco, di nomina politica, ha cominciato già ad indagare i Giudici che hanno parlato a difesa delle libertà minacciate.
Anche dei PM lamentano attentato alla loro libertà e segretezza di azione.
Illustra la risoluzione a sostegno dei diritti negati in Turchia.

Risoluzione sui diritti umani delle donne
In Arabia Saudita ci sono carcerazioni di donne e avvocatesse che hanno parlato per i loro ed altrui diritti

Risoluzione contro l’attacco alla vita e integrità agli avvocati e alle loro famiglie in Serbia
La illustra il Presidente, e poi un Collega della Serbia. Felice che la loro voce si senta al di fuori della Serbia. Omicidi di alcuni avvocati (Ognjanovic). Ma buone notizie.

Risoluzione a tutela della legge in Ungheria
A proposito di recenti iniziative di parlamento EU di agire contro il governo Ungherese per aver messo a rischio l’integrità della Unione Lucherini sottolinea l’eccezionale numero di risoluzioni: mai tanti attentati ai diritti fondamentali nell’ambito del consiglio d’Europa. Cosa accade alle risoluzioni dopo approvate? Vanno diffuse alle organizzazioni e ai governi.

È seguita, da ultima, la assemblea generale, secondo il seguente ordine del giorno e trattazione.

Assemblea generale
SI APPROVANO LE RISOLUZIONI
Chiamata dell’appello
Ricordo di colleghi scomparsi
George Flecheux
Luis Del Castillo Aragon
Giovanni Francesco Parenti
Premiazione concorso oratoria giovani
Relazione del segretario: vedi relazione scritta che viene illustrata
Relazioni delle Commissioni

Accesso alla Giustizia
riferisce ENRICO LATTANZI (Lucca)

Ethics (deontologia)
riferisce Michael Auer (Vienna)
Preoccupazioni sulle modifiche della direttiva servizi ed autorizzazione all’accesso dei capitali nelle societa di capitali. Si parla anche anche di Brexit

Legal Education (Formazione)
Riferisce il presidente spagnolo di Madrid.

Commissione Mediterraneo
Riferisce Dominique Attias

Commissione Assicurazione Professionale (Previdenza)
riferisce Leo Bouteligier

Commissione Ordini dell’EST
Riferisce la presidente Stanca Gidro; rriferisce esiti di indagine sulla situazione negli ordini dell’Est.
Concorso 2019

Commissione Mediazione
Silvia Gimenes Salinas

Commissioni congiunte “Futuro della Professione” e “New technology”
Bas Marten e Iza Konopacka relazionano sui lavori della nostra commissione e del prossimo concorso che verrà promosso in tema di “studio Legale del futuro”

Organisation and Operation of Bar Associations and Law Societies
riferisce la presidente Andrea Griem (Frankfurt)

25 ottobre giornata dell’Avvocato Europeo
Il Presidente invita gli ordini a fare qualcosa in occasione di tale celebrazione
Riferisce la nuova Tesoriera Monique Stenghel.
Viene presentato il prossimo Congresso che si terrà a Barcellona a fine maggio 2019, cui seguirà quello di Lisbona in data 24/26 ottobre 2019, congiunto con CCBE, poi Sofia e Parigi.

All’esito del congresso, concluso con la Assemblea generale ad ore 13.30 non era previsto alcun lunch di commiato, ma una cena facoltativa ad ore 17:30, di natura opzionale e non inclusa, presso il ristorante “Pod Gigantami” (al. Ujazdowskie 24).

L’avv. Federico Canova ringrazia il Consiglio dell’Ordine per l’opportunità, anche di confronto, concessagli.

Avv. Federico Canova

 

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Federico Canova