Il Foro in pratica

Un’occasione qualificante per il ruolo sociale dell’Avvocatura: lo Sportello per il cittadino in ambito familiare

Per trovare la giustizia bisogna esserle fedeli; essa, come tutte le divinità, si manifesta soltanto a chi ci crede.

Piero Calamandrei “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”, 1935

 

L’intuizione per un servizio speciale offerto dall’Avvocatura

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ha realizzato, com’è noto, in attuazione del disposto di cui all’art. 30 della Legge professionale forense (n. 247/2012), il servizio d’informazione forense denominato “Sportello del cittadino”, attivo già da tempo presso l’U.R.P. del Comune di Bologna, per promuovere e realizzare, in collaborazione con il Comune, il “Patto per la Giustizia della città di Bologna”.

Il servizio viene garantito da avvocati iscritti all’Ordine di Bologna, che svolgono la funzione su base volontaria e gratuita, offrendo ai cittadini informazioni ed orientamento sulle prestazioni professionali e sul funzionamento della giustizia, in tal modo assolvendo l’importante obiettivo di avvicinare alla cittadinanza la sua comprensione e fruizione, garantendo la conoscenza dei mezzi processuali per realizzare la tutela dei singoli diritti.

L’Ordine forense ha, poi, sentito l’esigenza di potenziare un’attività d’informazione, esclusivamente dedicata alla materia del diritto di famiglia, delle relazioni familiari e della volontaria giurisdizione, così prestando attenzione a quelle procedure ed istanze che maggiormente possono essere d’interesse per i cittadini, quali la separazione personale dei coniugi (consensuale o giudiziale), l’affidamento ed il contributo nel mantenimento della prole nata fuori dal matrimonio, gli ordini di protezione, le azioni di stato personale, l’amministrazione di sostegno, le tutele, le curatele, le istanze al Giudice Tutelare per il rilascio di autorizzazioni in favore di minorenni, l’adozione e l’affidamento dei minori, le successioni.

Il progetto ha trovato così concreta attuazione mediante l’attivazione, nel luglio del 2016, di un servizio informativo specifico, denominato “Sportello per il cittadino in materia di diritto di famiglia”, che viene svolto in una saletta dedicata e posta all’ingresso degli uffici giudiziari, all’interno del Tribunale di Bologna, in significativa vicinanza con il luogo di erogazione della giurisdizione.

Il servizio viene svolto, su base settimanale nelle giornate del martedì e del mercoledì dalle ore 10 alle ore 13, da avvocati anch’essi iscritti all’Ordine forense di Bologna, su base volontaria e gratuita, scelti fra gli appartenenti alle associazioni forensi impegnate nelle tematiche del diritto di famiglia più rappresentative presenti sul territorio, in modo da garantire competenza specifica e comprovata esperienza nella materia.

Possono accedere allo Sportello, analogamente a quello generalista presso l’U.R.P. del Comune di Bologna, tutti i cittadini italiani, comunitari, extra comunitari.

Il cittadino beneficiario del servizio erogato dallo Sportello viene adeguatamente reso edotto dall’avvocato anche circa la possibilità di avvalersi di modulistica e di facsimili forniti dalla Cancelleria presso il Tribunale o scaricabili dal sito del Tribunale di Bologna.

Inoltre, al fine di fornire un’informazione quanto più completa ai bisogni dei cittadini, si è ritenuto di implementare il servizio offrendo la conoscenza di una mappatura dei servizi e delle risorse presenti sul territorio, in modo da indirizzare l’utenza verso le sedi più competenti, anche con riguardo alla specificità della richiesta (ad es. la “Casa delle Donne per non subire violenza” in caso di maltrattamenti intra familiari, i consultori, la mediazione familiare presso i “Centri per la famiglia” del Comune, il Centro di Servizio mentale,  ecc.).

La collaborazione fra magistratura, dirigenza amministrativa e avvocatura: per una migliore ed efficiente giustizia

L’iniziativa promossa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna è stata, da subito, ben accolta dalla Presidenza e dalla Dirigenza amministrativa del Tribunale di Bologna, poiché si è compresa la duplice potenzialità derivante dalla sua concreta attuazione.

Dal lato della Magistratura e della Dirigenza amministrativa, infatti, si è colta la possibilità di una migliore organizzazione degli uffici delle cancellerie, soprattutto di quella di volontaria giurisdizione, favorendo così un auspicabile snellimento delle richieste d’informazione da parte dell’utente (quali, ad esempio, quelle relative alla compilazione dei moduli per la richiesta di nomina di un amministratore di sostegno, dei compiti dell’amministratore di sostegno, della redazione dell’inventario, delle istanze di autorizzazioni necessarie da richiedere al Giudice Tutelare ecc.). Ben potendo queste informazioni, insieme ad altre, essere fornite per il tramite della competenza fornita dall’avvocato di turno presente allo Sportello. Rendendosi, peraltro, indispensabile una prassi volta ad assicurare la coesione e la correlazione fra le informazioni offerte dall’avvocatura allo Sportello e quelle erogate dagli operatori della cancelleria, sulla base esperienziale della ricorrenza delle domande effettuate dall’utenza.

Dall’altro lato dell’Avvocatura, si è valorizzata l’esigenza concreta di erogare al cittadino un servizio d’informazione e di orientamento in materia familiare, attraverso la fruizione gratuita delle prestazioni professionali fornite dagli avvocati volontari, sempre nell’intento di favorire l’accesso alla giustizia.

La specificità degli argomenti trattati e delle informazioni fornite, peraltro, richiedono la massima professionalità da parte dell’avvocato che eroga il servizio e ciò sia per rispondere alle esigenze dei cittadini, sia per evitare d’incorrere in violazioni anche di natura deontologica, sia infine per realizzare la valorizzazione del ruolo sociale dell’avvocato.

Caratteristica della prestazione erogata allo Sportello: informazione e non consulenza. Divieti deontologici

La finalità dell’attività erogata dall’Avvocatura allo Sportello – è bene ricordarlo – è di natura esclusivamente informativa e di orientamento sulle prestazioni professionali, essendo esclusa ogni attività di consulenza, sia orale che scritta, come pure è fatto divieto di fornire informazioni o valutazioni sui giudizi pendenti.

L’avvocato che svolge le attività dello Sportello non può rilasciare pareri, indicare il nominativo di avvocati che possano assumere l’incarico professionale relativo alla questione per cui vengono fornite informazioni e orientamento, non può assumere incarichi professionali dal beneficiario del servizio.

Egli, inoltre, deve assicurare che vengano garantite dal Servizio Sportello le caratteristiche di segretezza e riservatezza (del resto già di per sé garantite dal ruolo degli avvocati arruolati volontari, che da anni praticano la materia); – che venga fornita l’informazione della possibilità, in presenza dei requisiti di legge, per il cittadino di avvalersi del ricorso alla difesa mediante il patrocinio a spese dello Stato.

L’esperienza di questi due anni dall’attivazione del servizio ha dato esiti positivi, con riguardo al rispetto delle norme deontologiche interessate dall’attività erogata (art. 13 dovere di segretezza e riservatezza; art. 28 riserbo e segreto professionale; art. 37 divieto di accaparramento di clientela). Si avverte comunque la necessità di un contenimento del disagio personale che il cittadino, al momento dell’accesso allo Sportello, può esprimere; come pure, della esigenza di contenere l’ascolto, trattandosi di materia, quale quella familiare, che per le sue caratteristiche si presta ad un coinvolgimento emotivo e alla naturale propensione professionale forense di fornire soluzioni giuridiche e tutele giurisdizionali.   Va da sé che, da subito, al momento del colloquio, deve essere chiarito al cittadino che l’avvocato addetto allo Sportello non può fornire consulenze né pareri, ma si deve limitare a fornire informazioni, né potrà sostituirsi ai compiti amministrativi propri della cancelleria.

Il ruolo sociale dell’avvocato: dalla parte dei cittadini

L’accesso alla giustizia rappresenta una delle più significative espressioni caratterizzanti la società democratica e l’avvocato rappresenta, da sempre, il portavoce e il difensore delle istanze di tutela dei diritti, qualificando il suo ruolo sociale come massima esperienza della difesa dei diritti, senza distinzione di estrazione, genere, ceto, idee politiche o di religione.

Essere dalla parte dei cittadini significa, per l’avvocato, erogare una prestazione altamente qualificata e al servizio della legalità.

Lo Sportello per il cittadino ne rappresenta una significativa applicazione, in particolare mettendosi al servizio di quella fascia sociale di utenza che ha necessità di conoscere ed essere informata sulla possibilità di accedere al sistema giustizia, ricevendo liberamente e gratuitamente informazioni sulle soluzioni stragiudiziali o procedimentali, non da ultimo conoscere della possibilità di poter ricorrere per i meno abbienti al patrocinio a spese dello Stato.

Oltre la fase della sperimentazione

Il progetto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, dopo un avvio che ha risentito, soprattutto all’inizio, di una scarsa conoscenza da parte dell’utenza circa le finalità del servizio, si sta rivelando in quest’ultimo periodo in una fase di crescita, anche grazie alla costanza degli avvocati volontari, ai quali va tutto il merito per la dedizione e la professionalità dimostrata. Un ringraziamento va riconosciuto senz’altro anche alla sensibilità ed alla collaborazione fattiva da parte dei magistrati coinvolti, nonché della dirigenza e del personale amministrativo, nella consapevolezza che ancora occorrerà investire per migliorare il servizio e per implementare l’accesso allo Sportello.

E’, in ogni caso, un’esperienza che si basa molto sull’investimento delle risorse dell’Avvocatura e della sua disponibilità, laddove viene costantemente e responsabilmente messa al servizio della collettività la propria competenza professionale ed il proprio tempo, in forma gratuita.

Scarica il regolamento (pdf)

 

Avv. Stefania Tonini
Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bologna
Referente dello Sportello per il cittadino in materia di diritto di famiglia

 

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Stefania Tonini