Varie

Ricordo dell’avvocato Lucio D’Errico

Ricordare, con animo colmo di rimpianto, l’Avv.Lucio D’Errico, a due mesi dalla Sua scomparsa, significa richiamare i valori più autentici e profondi della persona e del professionista.

Della persona, perché la figura di Lucio D’Errico resterà indelebile nella mente e nel cuore di quanti lo hanno conosciuto per le Sue grandi doti umane di probità, di saggezza, di generosità, e per la signorilità e, se posso aggiungerlo, per la eleganza, che hanno sempre contraddistinto il Suo stile di vita.

Della professione, per quello che hanno rappresentato nel foro bolognese, dall’inizio degli anni sessanta ad oggi, la Sua preparazione giuridica, la Sua capacità e l’impegno che hanno da sempre qualificato il Suo esercizio forense.

Nato a Napoli il 9 maggio 1932, in quella città ha compiuto gli studi, fino al corso universitario, che ha tuttavia concluso a Bologna, ove si era trasferito, e presso la cui Università degli Studi si è laureato in giurisprudenza.

E Bologna è rimasta la città nella quale ha sempre vissuto.

Quando era ancora a Napoli, è stato nel contempo allievo dell’Accademia Militare della Nunziatella, ma poi, Lui, figlio di un valoroso e insigne Generale, ha preferito, alla prestigiosa carriera militare, il percorso professionale forense, iniziato nel mese di giugno 1959 con la iscrizione all’Albo dei Procuratori di Bologna, e proseguito in tutti questi anni fino ai Suoi ultimi giorni.

Ma alla “Nunziatella”, che è qui presente con qualificati componenti della Associazione degli ex allievi, e con il labaro rappresentativo, è sempre stato particolarmente legato, a conferma di quale valore assoluto Lucio D’Errico abbia sempre riconosciuto ad una convivenza civile che ponga la legalità e la rigorosa osservanza dell’Ordine costituito quali principi fondanti ed irrinunciabili. E della Associazione degli “ex allievi” ha ricoperto la carica di Presidente, apprezzato e benvoluto da tutti, per il periodo di oltre venti anni, che si è poi concluso solo per Sua stessa volontà.

Io ho conosciuto Lucio D’Errico alla metà degli anni sessanta, all’inizio della mia professione, e con lui si è subito instaurato un rapporto di profonda amicizia, confortata dalla facilità con cui mi potevo con Lui rapportare, e a cui ha contribuito la ammirazione che provavo nei Suoi confronti per la convinzione che manifestava sulla grandezza dei compiti affidati alla avvocatura.

Emergeva con assoluta evidenza come la avvocatura avesse rappresentato per Lui una scelta voluta e ricercata, affrontata con l’entusiasmo dei Suoi giovani anni, pure nella consapevolezza dell’impegno che la stessa richiedeva e delle responsabilità che comportava.

E alla avvocatura bolognese, che qui Lo onora con la esposizione del proprio labaro, ha dedicato ogni Suo impegno, qualificandosi quale civilista di straordinario valore, e acquisendo, in particolare, ed affinando via via nel tempo, una specifica conoscenza e un rigoroso approfondimento della materia del “diritto delle assicurazioni”, fino a rappresentarvi uno straordinario punto di riferimento, e non solo per il mondo giudiziario bolognese.

Tanto che, proprio per la Sua profonda e riconosciuta preparazione, fu chiamato a fare parte della Commissione Nazionale che studiò, approfondì, e predispose, la legge che ancora oggi disciplina la specifica e così importante materia.

Io stesso posso riferire di quante sono state le occasioni nelle quali mi sono rivolto a Lui per un aiuto su problematiche particolarmente complesse che questioni da me trattate presentavano.

E sempre ho ricevuto da Lucio pareri, suggerimenti e consigli, con una lucidità e con una  chiarezza che solo la Sua  straordinaria preparazione giuridica potevano consentire, unita ad una completa e premurosa disponibilità.

E così è stato per tutte le persone che si sono a Lui rivolte, consapevoli di potersi giovare della Sua scienza giuridica, del Suo valore professionale, e della correttezza e probità del Suo operato.

E così è stato per i giovani che si sono a Lui affidati, ai quali ha offerto i tesori della Sua esperienza e della nobiltà del Suo animo, guidandoli con saggezza verso quel percorso professionale sul quale si sono poi incamminati con capacità e sicurezza, valendosi dei preziosi insegnamenti che da Lui avevano ricevuto.

E se è vero che i percorsi virtuosi di un impegno costante e del proprio dovere accettato e affrontato con assoluto rigore, non sono tracciati invano, né possono andare dispersi, siamo profondamente convinti che del Suo esempio si potranno giovare,   non solo quelli che lo hanno conosciuto, ma anche tutti coloro che, pure non avendo avuto questo privilegio, sentiranno parlare di Lui, di quello che è stato e di quello che ha rappresentato.

E allora i preziosi tesori che hanno illuminato la Sua vita e la Sua attività professionale contribuiranno ancora a qualificare una avvocatura, che vuole continuare a rappresentare nel modo più efficace e responsabile quella garanzia della tutela dei diritti che è il grande    compito che le è affidato, non solo e non tanto dalle leggi, quanto dalla stessa storia e dalla cultura del nostro Paese.

E aggiungo che dei valori tutti che hanno qualificato la vita e l’impegno professionale di Lucio D’Errico continuerà a giovarsi la avvocatura bolognese con la presenza e la preziosa attività della figlia Natalia, carissima collega, come lo è stato per il fratello Salvatore, che pure oggi ricordiamo a quasi quattro anni dalla Sua scomparsa, attraverso la presenza dei Suoi figli Roberto ed Elisabetta, qualificati e prestigiosi esponenti del diritto penale, a completamento di un nucleo famigliare tutto dedicato all’esercizio forense.

A Lei, Signora Ebe, che ha condiviso con Lucio i principi, giusti e profondi, cui avete ispirato la Vostra vita, e ai figli Natalia e Antonio, rinnoviamo il nostro profondo cordoglio, e rivolgiamo i più commossi sentimenti di umana solidarietà, e, nell’abbracciarVi con tutto il nostro affetto, Vi diciamo che dovere essere fieri del Vostro Lucio, per quello che è stato, per quanto ha fatto a beneficio, non solo della avvocatura e del mondo giudiziario, ma della intera nostra comunità cittadina, e per i valori più autentici e profondi che Vi lascia, quale Sua grande e preziosa eredità.

 

Lucio Strazziari

Informazioni sull'autore

Lucio Strazziari